Unicredit corre con ritorno rumors fusione con SocGen, analisti soppesano sinergie e rischi

Torna in auge in dossier Societe Generale in casa Unicredit. Le ultime indiscrezioni stampa parlano del coinvolgimento di Daniel Bouton, senior advisor di Rothschild ed ex presidente di SocGen (dal 1997 al 2009) in qualità di advisor per valutare un’eventuale fusione con la banca transalpina.
“Non è la prima volta che si parla di una potenziale fusione tra Unicredit e SocGen – sottolineano gli analisti di Banca IMI – Crediamo che, in una potenziale fusione tra uguali, le sinergie potrebbero essere generate in diverse aree; d’altra parte, sarebbe la prima fusione transfrontaliera da quando la BCE è diventata il regolatore comune, aggiungendo il rischio di esecuzione dell’accordo”. Banca IMI, che ha rating Buy sul titolo dell’istituto di piazza Gae Aulenti, ritiene comunque che Unicredit rimanga concentrata fino al 2019 sull’esecuzione del suo piano industriale “Transform 2019”.
L’amministratore delegato di UniCredit, Jean Pierre Mustier , è stato capo della divisione Corporate e Investment Banking di SocGen e membro del suo comitato esecutivo prima di lasciare la banca nel 2009. Il 7 agosto, in occasione dell’approovazione dei conti del secondo trimestre 2018, Mustier ha ribadito ai giornalisti che la banca vuole essere uno dei vincitori paneuropei. “Se deve essere fatto su base organica, ci stiamo lavorando. Se deve essere fatto attraverso M&A, potremmo considerarlo”, ha detto il ceo.
Il titolo Unicredit già dall’avvio di seduta si è mosso bene a Piazza Affari e al momento segna un progresso dell’1,26% a 13,30 euro.Rialzo superiore all’1% anche per il titolo SocGen alla Borsa di Parigi. Inoltre oggi gli analisti di Jefferies hanno confermato il rating Buy su Unicredit con target price sceso da 20 a 18,4 euro. Jefferies ritiene che gli attuali prezzi già riflettano i rischi legati alla Turchia.
Dal 6 agosto con l’aggravarsi del crollo della lira turca il titolo Unicredit ha visto al propria capitalizzazione ridursi di 2,5 miliardi di euro. Jefferies, che ha limato il prezzo obiettivo anche sull’altra big bancaria Intesa Sanpaolo (da 2,85 a 2,5 euro, rating hold) ritiene inoltre che un catalyst positivo potrebbe essere il delinearsi di un quadro politico più chiaro in Italia con il varo della Legge di Bilancio entro la fine di settembre.
Quasi 84% degli analisti dice Buy, potenziale upside del 43%
Decisamente positiva la view degli analisti sul titolo Unicredit. Sono ben 26 le indicazioni di acquisti (Buy), l’83,9% del totale, contro 5 che raccomandano il mantenimento in portafoglio (Hold) mentre nessuno dice Sell.
Il prezzo medio indicato dagli analisti è 18,95 euro con quindi un potenziale upside del 43% circa rispetto ai prezzi attuali.