Notizie Notizie Italia Societe Generale insieme a Siat per individuare i livelli chiave dei certificati

Societe Generale insieme a Siat per individuare i livelli chiave dei certificati

30 Ottobre 2019 11:47

Societe Generale ha deciso di siglare una partnership con SIAT (Società Italiana Analisi Tecnica) per dare vita al “SG SIAT Certificates Radar”, osservatorio periodico che raccoglie le previsioni dei soci SIAT sul trend di diverse asset class: azioni italiane, indici, valute e materie prime. Tale osservatorio rappresenta in effetti un “Radar” che Societe Generale, avvalendosi periodicamente delle valutazioni dei soci SIAT, ha deciso di attivare per analizzare, attraverso gli strumenti dell’analisi tecnica, l’andamento di un selezionato numero di sottostanti.

 

SIAT si concentrerà sull’analisi statistica delle previsioni di supporti e resistenze espresse dai suoi soci, tramite dei sondaggi a loro sottoposti nel corso dei prossimi 18 mesi. Societe Generale, grazie alla propria expertise di manufacturer di certificati, valuterà la possibilità di emettere dei prodotti con barriere fissate considerando i livelli medi di supporto e resistenza espressi dai soci di SIAT.

 

La partnership si inserisce in un contesto di mercato, quello dei certificati in Italia, che è sempre più ampio e articolato: sul SeDeX di Borsa Italiana, a fine settembre, erano presenti oltre 8.500 prodotti su oltre 700 diversi sottostanti. Da ciò deriva la difficoltà da parte degli investitori di identificare tra tutti i certificati a disposizione quelli con valori barriera utili per realizzare le proprie strategie di investimento.

 

“La volontà di offrire sempre più servizi agli investitori ci ha spinto a realizzare questo osservatorio in collaborazione con SIAT, affidandoci alla capacità di analisi tecnica dei suoi soci, per dare l’opportunità agli investitori di avvalersi di un indicatore innovativo per riconoscere rapidamente i prodotti della nostra gamma le cui barriere sono state fissate prendendo in considerazione le previsioni dei soci di SIAT”, ha commentato Costanza Mannocchi, Head of Exchange Traded Products in Italia di Societe Generale.

L’osservatorio nel dettaglio e i primi risultati

Con cadenza periodica (circa ogni due mesi), SIAT propone ai propri soci di partecipare ad un sondaggio per conoscere quali sono le loro previsioni su supporti e resistenze a breve e medio periodo (due orizzonti temporali a circa 3 e 6 mesi) riguardo all’andamento di vari sottostanti selezionati da Societe Generale. Nel primo sondaggio sono stati presi in considerazione 12 sottostanti: sei azioni (Assicurazioni Generali, Enel, ENI, Intesa Sanpaolo, Telecom Italia, Unicredit), due indici benchmark (FTSEMIB e DAX), due tassi di cambio (EUR/GBP e EUR/USD) e due commodities (Oro e Petrolio WTI Future).

 

L’osservatorio “SG SIAT Certificates Radar” raccoglie e analizza statisticamente i risultati emersi dal sondaggio, sottoposto agli analisti tecnici di SIAT. Sulla base di questi risultati, Societe Generale ha la facoltà di selezionare quei livelli di supporti e resistenze che potranno effettivamente diventare le barriere di certificati da lei emessi.

 

La partnership tra Societe Generale e SIAT ha anche un respiro di più lungo periodo. Tutti i risultati che “SG SIAT Certificates Radar” raccoglierà da qui a fine marzo 2021 saranno, inoltre, al centro di un documento di ricerca accademica realizzato dal Prof. Duccio Martelli, Ph.D., Docente di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università di Perugia, che si concentrerà sull’analisi degli aspetti comportamentali e psicologici che hanno portato al conseguimento di determinati risultati.

 

Dai risultati del primo osservatorio “SG SIAT Certificates Radar” è emerso che “la positività della maggior parte degli analisti sulle azioni italiane come Generali, Intesa, Telecom ed Unicredit in primis; anche sugli indici azionari Ftse Mib e Dax l’orientamento è per un proseguimento della ripresa; sui cambi i dati forniti dai soci SIAT suggeriscono una maggiore debolezza dell’euro; non vi è più fiducia sul trend positivo dell’oro, mentre sul petrolio WTI il consensus che emerge è per una lateralità dei prezzi”.