Deloitte: è italiano un terzo del lusso mondiale. Ecco la classifica dei migliori nel mondo e in Italia
Il tanto amato, copiato e ricercato lusso “Made in Italy” continua a tenere banco a livello mondiale. Una tendenza che emerge dalla prima edizione dello studio stilato da Deloitte “Global Powers of Luxury Goods” all’interno del quale sono messi a confronto i risultati dell’anno fiscale 2013 (che comprende tutti gli esercizi fiscali che si sono conclusi entro il 30 giugno 2013) dei 75 più importanti gruppi mondiali del lusso.
L’Italia, con ben 23 società all’interno della classifica dei 75 big del lusso, è il Paese maggiormente rappresentato nonostante le dimensioni più ridotte delle proprie aziende. A livello globale di fronte alla ripresa dell’economia mondiale, il mercato del lusso cresce sempre più, raggiungendo un fatturato complessivo delle Top75 aziende mondiali pari a oltre 171 miliardi di dollari.
“Per il resto dell’anno, ci aspettiamo un’ulteriore ripresa delle economie sviluppate, mentre permangono alcuni rischi legati ai mercati emergenti”, sostiene Patrizia Arienti, EMEA Fashion & Luxury leader. ” I risultati del settore del lusso dipenderanno non solo dalla crescita economica ma soprattutto da fattori quali i flussi turistici, la tutela della proprietà intellettuale, la propensione dei consumatori al risparmio e il cambiamento nelle dinamiche di distribuzione del reddito.”
Top 75: a guidare la classifica è la francese Lvmh. In quarta posizione Luxottica
La classifica dei più importanti gruppi del mondo del lusso vede al primo posto il colosso francese Lvhm con oltre 21 miliardi di dollari di ricavi realizzati nel 2012 nella vendita dei beni di lusso, seguita dagli svizzeri di Richemont (12,4 mld di dollari) e dagli americani di Estée Lauder (10,2 mld). Il primo gruppo Italiano – Luxottica – si posiziona al quarto posto con un fatturato superiore a 9 miliardi di dollari.
“Da un punto di vista geografico, Francia, Italia e Svizzera hanno segnato una forte crescita nelle vendite di beni di lusso nel 2012” ha aggiunto Arienti. “In particolare Francia e Svizzera hanno avuto un tasso di crescita rispettivamente pari al 19,4% e 14,5%, superiore alla crescita media dei 75 gruppi analizzati (12,6%). Il tasso di crescita registrato dai gruppi italiani, invece, è pari a 12,4%, coerentemente con la media delle Top 75 ma con alcune realtà quali Prada, Ferragamo e Moncler con tassi di crescita ben al di sopra della media del paese e paragonabili alle crescite registrate dai colossi svizzeri e francesi”.
Il fatturato dei 23 gruppi italiani del lusso rappresenta il 18,6% del fatturato complessivamente generato dalle top75 contro il 27,4% di share degli 11 gruppi francesi che si posizionano al primo posto per fatturato.
Il fatturato medio dei gruppi italiani del lusso nel 2012 è di 1,4 miliardi di dollari, meno di un terzo rispetto alla dimensione media dei gruppi francesi e svizzeri. “Questa la fotografia che emerge dall’analisi del settore lusso in Italia, – sostiene Patrizia Arienti – un settore d’altra parte noto in tutto il mondo non per la presenza di colossi come i gruppi francesi o svizzeri, ma per la creatività, la tradizione e la qualità del Made in Italy”.
ECCO LE 23 SOCIETA’ ITALIANE PRESENTI NELLA TOP75 (Fonte Deloitte)