Notizie Notizie Italia Debito italiano previsto in calo a fine anno, ma la crescita riprende nel 2020

Debito italiano previsto in calo a fine anno, ma la crescita riprende nel 2020

2 Dicembre 2019 17:42

Il debito italiano potrebbe salire leggermente a ottobre, per poi rimanere pressoché stabile fino al calo di dicembre. Le nuove stime diffuse dalla Mazziero Research vedono una decisa crescita del debito nella prima metà del 2020. Il primo riscontro arriverà il 16 dicembre con i dati relativi al mese di ottobre 2019. Prevista inoltre un’economia italiana in stagnazione nel quarto trimestre 2019, rimarcando lo stesso andamento dei tre mesi precedenti.

Il grafico sull’evoluzione del debito pubblico

Il grafico sopra presenta con una linea rossa i dati ufficiali pubblicati da Banca d’Italia, e prosegue in grigio con i valori stimati dalla Mazziero Research. La tabella di affidabilità, invece, indica le differenze tra i valori ufficiali e le stime precedentemente fatte dalla Mazziero Research.

La società di ricerca di Maurizio Mazziero prevede una leggera salita del debito italiano a ottobre raggiungendo quota 2.445 miliardi (dai precedenti 2.439 miliardi di settembre), per poi rimanere pressoché stabile sino al calo di dicembre. Il 2019 terminerà, secondo la Mazziero Research, in una forchetta tra 2.416 e 2.425 miliardi. Il debito riprenderà a crescere con vigore a inizio 2020 e salirà sino a giugno tra 2.468 e 2.500 miliardi. Il primo riscontro ufficiale arriverà il 16 dicembre con i dati relativi al mese di ottobre di quest’anno.

Il grafico dell’andamento del Pil

L’Istat ha confermato una crescita del Pil italiano pari al +0,1% nel terzo trimestre 2019. Le stime della Mazziero Research rimangono invariate per gli ultimi tre mesi dell’anno a +0,1% e per l’intero 2019 un Pil in aumento dello 0,2%. La società di ricerca segnala che ci potrebbero essere eventuali revisioni. Le possibilità di uno scostamento della stima del Pil annuale appare al momento piuttosto contenuta: variazioni del PIL al quarto trimestre tra 0,0% e +0,3% non darebbero variazioni su base annuale, solo un valore del -0,1% determinerebbe un Pil annuale del +0,1%.