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Davos 2014: manager globali più fiduciosi sulla ripresa

22 Gennaio 2014 09:19

 

Nelle Alpi svizzere inizia
con una buona dose di fiducia la 44esima edizione del “World Economic
Forum Annual Meeting” di Davos
che chiama ogni anno a raccolta i
principali capi di Stato e Governo di tutto il mondo, oltre a personalità di
spicco del mondo economico e dell’industria globale. La tanto attesa e rincorsa
ripresa dell’economia internazionale appare ora più vicina. Il doppio dei ceo
rispetto allo scorso anno prevede segnali di ripresa per l’economia a livello
mondiale nei prossimi 12 mesi, mentre il 39% si dice “molto
ottimista” circa l’aumento di fatturato della propria azienda nel 2014
. E’
quanto emerge dalla 17esima “Annual Global CEO Survey” realizzata daPwC e diffusa in occasione dell’incontro annuale del World Economic Forum di
Davos, che fotografa il livello di fiducia sullo sviluppo globale e del proprio
business di 1.340 ceo provenienti da oltre 68 paesi, di cui oltre 50 italiani,
e il loro punto di vista sulle sfide del mercato di oggi.

 

Il 44% dei ceo si
attende un miglioramento dell’economia mondiale nei prossimi 12 mesi, in forte
rialzo rispetto al 18% dello scorso anno, mentre solo il 7% prevede un declino.
A meravigliare maggiormente è che tra i manager più fiduciosi nelle prospettive
economiche globali di breve termine in prima fila spiccano dell’Europa
occidentale (50%), seguiti dal Medio
Oriente (49%), Asia-Pacifico (45%), America Latina (41%), Nord America (41%) e
Africa (40%).

 

I timori dei manager non svaniscono, ma cambiano

 

Il clima appare più
disteso ma le preoccupazioni dei manager non sono svanite, sono solo mutate. Al
primo posto quelle legate alla presenza o assenza di azioni di Governo, poi i timori per l’eccessiva regolamentazione
(72%) e il deficit di bilancio (71%). Inoltre, i manager affermano di essere
preoccupati tanto del rallentamento della crescita nei Paesi emergenti (65%)
quanto della bassa crescita nei mercati sviluppati (71%). Fra i timori maggiori
anche il carico fiscale (70%), la disponibilità di risorse umane con competenze
chiave (63%), la volatilità dei tassi di cambio (60%) e l’instabilità dei
mercati di capitali (59%).

 

Italia: sguardo positivo anche per i manager nostrani.
Atteso un 2014 positivo con ricavi in crescita

Migliora il clima di
fiducia dei manager delle società italiane che vedono un 2014 positivo, il 74%
(59% l’anno scorso) è fiducioso a 12 mesi sulla crescita dei ricavi della
propria società. L’innovazione di
prodotto e processo
(35%) e la crescita sui mercati internazionali sia in
quelli attualmente presidiati che in nuovi mercati.
Queste le principali
opportunità di sviluppo
percepite dai ceo Italiani. E tra i mercati
internazionali più attraenti oltre a Cina, Russia e Brasile anche gli Stati Uniti e laGermania, ancora in fase di “studio” nel medio periodo Turchia,
Indonesia e Messico
.

 

Nell’attuale scenario economico oltre il 90% dei ceo Italiani ha intrapreso attività di
riduzione dei costi focalizzandosi soprattutto sul right sizing aziendale per
affrontare la crisi del mercato domestico, la necessità di accelerare la
crescita internazionale ha inoltre portato diverse società italiane a
riconsiderare gli attuali partner in relazione a joint venture e alleanze
strategiche.

Tra le principali
minacce alla crescita delle loro attività, i manager del Belpaese individuano
l’aumento del carico fiscale e la risposta governativa alla riduzione del
deficit e del debito pubblico, oltre alla debole ripartenza della nostra
economia e dell’Euro zona nei prossimi 12 mesi.