Notizie Notizie Mondo Da S&P 27 nuove regole per riportare la fiducia sui rating

Da S&P 27 nuove regole per riportare la fiducia sui rating

7 Febbraio 2008 14:18

Passa da 27 interventi la risposta di Standard & Poor’s alla crisi di fiducia che ha colpito le agenzie di rating a partire dalla scorsa estate, ossia dallo scoppio della crisi dei mutui subprime e dello scandalo di titoli ad alto rischio caratterizzati da rating tripla A, al pari quindi dei molto meno rischiosi titoli del debito Usa.  


Gli interventi annunciati vanno dalla rotazione degli incarichi degli analisti al fine di ridurre i conflitti d’interesse, all’adozione di nuovi parametri di rischio, fino a una maggiore education degli investitori, tanto che è già stata annunciata persino la creazione di un manuale di guida per gli utenti dei rating.


 


Ecco le principali misure intraprese per migliorare la governance:


         viene istituito l’ufficio dell’Ombudsman, chiamato a risolvere i dubbi sui potenziali conflitti di interesse e sui processi analitici e di governance che potrebbero essere mossi da emittenti, investitori e dipendenti;


         viene stabilita l’assunzione di una società esterna che condurrà periodicamente una revisione dei processi di governance di S&P Ratings. Questa società potrà diffondere pubblicamente un’opinione sull’effettiva gestione dei potenziali conflitti di interesse e sul mantenimento dell’indipendenza dei suoi rating;


         viene istituita una rotazione periodica degli analisti.


 


Questi invece i cambiamenti che riguarderanno le metodologie adottate:


 


         le tradizionali analisi del rating sul merito di credito verranno affiancate dalla sottolineatura dei rischi di liquidità, di volatilità e di correlazione che potrebbero influenzare la valutazione e la performance di un titolo sotto rating;


         vengono aggiunte nuove facoltà di sorveglianza, che comprendono strumenti e modelli, che permetteranno a S&P di meglio monitorare le performance degli asset collaterali.


         viene istituito un comitato all’interno del Quantitative Analytics Group per verificare la qualità dei modelli e degli strumenti;


         vengono aumentati i requisiti di pratica degli analisti, con programmi avanzati di addestramento e l’istituzione di un programma di certificazione degli analisti.


 


Gli aggiornati criteri di trasparenza riguardano invece:


 


         l’istituzione di un codice identificativo che segnalerà al mercato che il rating è su un titolo derivante da cartolarizzazione o su uno strumento di nuova generazione;


         l’introduzione nei report di analisi di scenari alternativi, per spiegare le assunzioni alla base del rating e il potenziale impatto di eventi inaspettati;


         un lavoro con gli emittenti e gli investitori per migliorare il livello di disclosure delle informazioni sul collaterale dei titoli strutturati;


         la richiesta di un grado minimo di disclosure sui portafogli degli emittenti di alcuni strumenti strutturati.


 


Previste infine anche innovazioni sul fronte dell’educational:


 


         verrà creato un manuale per gli utenti dei rating;


         viene stabilito un organo di consulenza, che include risk manager e accademici, per stabilire i temi sui quali il mercato abbisogna di formazione;


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