Notizie Notizie Italia Da Recovery Fund effetto positivo su Italia: ‘BTP meglio dei Bund, ecco fin dove potrebbe scendere spread’

Da Recovery Fund effetto positivo su Italia: ‘BTP meglio dei Bund, ecco fin dove potrebbe scendere spread’

20 Maggio 2020 12:57

Se sarà davvero lanciato, il Recovery Fund da 500 miliardi di euro proposto da Francia e Germania avrà un effetto positivo sui BTP, che faranno meglio dei Bund. Lo spread BTP-Bund a 10 anni, termometro del rischio Italia, potrebbe a quel punto riportarsi ai livelli dello scorso dicembre, attorno a quota 160-165 punti base, dai 210 punti base attuali. E’ quanto emerge dalla nota scritta dagli esperti di Credit Suisse “Position for tactical BTP-Bund spread narrowing”, dedicata agli investimenti a 3-6- mesi.

Residents walk their dogs on May 20, 2020 in Codogno, southeast of Milan, one of the villages at the epicenter of the coronavirus epidemic in February, as the country’s is easing its lockdown aimed at curbing the spread of the COVID-19 infection, caused by the novel coronavirus. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

L’effetto positivo sullo spread della proposta franco-tedesca sul Recovery Fund si è già visto.

Oggi il differenziale oscilla attorno ai 217 punti base, dopo aver perso 30 punti base nelle due sessioni precedenti.

Il consiglio tattico di Credit Suisse è di puntare sui BTP contro i Bund, posizionandosi long sull’indice composto da Btp con duration 7-10 anni e shortando per contro l’indice composto da Bund con duration a 7-10 anni (per esempio, prendendo in riferimento gli indici Bloomberg Barclays, così come mostrato nel grafico).

Un tale posizionamento, secondo l’outlook di Credit Suisse, potrebbe garantire un guadagno potenziale del 5% circa.

“Un’ Europa finalmente unita?”, si chiedono gli analisti di Credit Suisse, riferendosi alla proposta sul Recovery Fund.

“Germania e Francia hanno annunciato un piano congiunto per un Recovery Fund Ue. Il fondo comporta 500 miliardi di euro di emissione di debito comune sotto il nome Ue, e un esborso sotto forma di sussidi. Considerando la probabilità che i sussidi del fondo si accolleranno parte del peso che paesi altamente indebitati come l’Italia si trovano a sostenere, riteniamo che (la proposta) possa inaugurare un cambiamento positivo per l’area euro“.

La cautela, ovviamente, è d’obbligo.

“Sebbene questo sia un primo passo nella giusta direzione, tutti i dettagli su come le passività comuni del fondo saranno finanziate, a parte il fatto che le spese rientreranno nel budget dell’Unione europea, non sono ancora chiari”.

Credit Suisse sottolinea comunque che, con un eventuale via libera al piano, le possibilità di una Europa più unita cresceranno. Se approvato, ne beneficeranno in generale, secondo la divisione di ricerca della banca svizzera, i bond della periferia dell’area euro, dunque anche i BTP.

“Di conseguenza prevediamo che gli spread verso l’indice benchmark (Bund tedeschi) si restringerà a favore dei BTP italiani“, in quanto – viene fatto notare – il mercato dei debito italiano è grande e liquido e l’Italia è proprio al centro delle discussioni sulla sostenibilità del debito”.