Da Leonteq un Phoenix Autocallable e un Bonus Outperformance per guadagnare dal rialzo dei tassi Treasury a lungo termine
I tassi sui Treasuries puntano verso l’alto, con quelli decennali che sono saliti di 5 punti base fino all’1,48% e i tassi a 30 anni in crescita all’1,84% dopo il dato chiave sull’inflazione rappresentato dall’indice dei prezzi al consumo che, nel mese di ottobre, è salito sia su base mensile che su base annua ben oltre le attese. Nel frattempo, il tonfo dei tassi reali dei titoli di stato Usa fa scattare l’alert inflazione. Nel corso di questa settimana i rendimenti reali dei Treasuries Usa sono scivolati ancora di più sotto lo zero con le aspettative di inflazione in aumento e i tassi nominali in calo. In particolare, lo yield sui TIPS a 30 anni (ovvero delle securities che proteggono dall’inflazione con scadenza trentennale) è sceso di recente al minimo record, attorno al -0,60%. Lo yield dei TIPS decennali è sceso fino al -1,2%. La conseguenza è stata l’allargamento del gap tra questo yield e quello dei Treasuries a 10 anni: questo differenziale, parametro delle aspettative sull’inflazione conosciuto come tasso break-even, è aumentato dal 2% circa di inizio gennaio al 2,64%, a conferma di come la paura per l’inflazione sia sempre più forte, nonostante le rassicurazioni sulla sua natura transitoria che provengono dalla Fed di Jerome Powell.
In tale contesto, Leonteq ha deciso di quotare sul SeDeX di Borsa Italiana due innovative soluzioni di investimento. Si tratta rispettivamente di un certificato Phoenix Autocallable ed un Bonus Outperformance su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury – ETF. Il sottostante ha l’obiettivo di realizzare un rendimento uguale a 2 volte (dunque a leva) l’inverso della performance dell’indice ICE US Treasury 20+ Bond che replica i titoli di stato denominati in dollari statunitensi emessi dal tesoro americano con scadenza 20 o più anni. I due certificati sono quindi short US Treasury 20+ Years, e dunque permettono di guadagnare da un rialzo dei tassi Treasury a lungo termine. Sono diversi i punti di forza dei due certificati che analizzeremo nel seguente articolo.
Le caratteristiche del Phoenix Autocallable
L’elemento fondamentale del certificato Phoenix Autocallable su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury – ETF è la struttura che permette all’investitore grande flessibilità e resilienza. Il nuovo certificato con ISIN CH1134499974 ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a due anni (5 ottobre 2023), cedola condizionata trimestrale del 2%, pari ad un massimo annuo dell’8%, e barriera europea al 75% (quindi con valutazione del valore del sottostante ai fini della restituzione del capitale solo a scadenza). Non solo, la cedola gode anche dell’effetto memoria. Questo significa che una cedola non pagata non è definitivamente perduta ma portata in memoria: nelle successive date di osservazione, qualora si verifichino le condizioni che danno diritto al pagamento, le cedole non pagate in precedenza verrebbero distribuite insieme a quella di pertinenza di detta data di osservazione.
Il prodotto offre agli investitori un altro vantaggio: l’autocallability. In pratica, dopo i primi sei mesi il certificato permette anche il pagamento anticipato del capitale nominale (1.000 euro per strumento). Infatti, ad esempio, se al 5 aprile 2022 (prima data di osservazione dell’autocallability) il prezzo di chiusura ufficiale del sottostante sarà al di sopra del livello di fixing iniziale (livello di autocall trigger=100% del livello di fixing iniziale), allora il certificato verrà rimborsato, pagando il valore nominale più le eventuali cedole dovute. Tale sistema viene incontro all’investitore, incrementando le probabilità di restituzione del capitale nominale.
Il funzionamento del Bonus Outperformance
L’altro certificato emesso da Leonteq è il Bonus Outperformance su ProShares UltraShort 20+ Year Treasury – ETF che ha un prezzo di emissione di 1.000 euro per strumento, scadenza a due anni e mezzo (5 aprile 2024) e barriera europea all’80%. In questo caso, il prodotto con ISIN CH1134499990 non distribuisce cedole durante la propria vita ma offre all’investitore una partecipazione proporzionale ad eventuali profitti dell’indice sottostante. La proporzione sull’upside è del 150% e quindi più che proporzionale a eventuali rialzi. Il certificato prevede inoltre un limite massimo del 150% alla partecipazione ai movimenti dell’attività finanziaria sottostante (il cosiddetto “livello Cap”).
Le possibilità di rimborso del prodotto possono essere due. Nel primo caso, se il fixing finale è uguale o inferiore al fixing iniziale moltiplicato con il livello bonus (100%), l’investitore riceverà un importo pari all’importo del bonus (1.000 euro per strumento). Altrimenti, se il fixing finale è superiore al fixing iniziale moltiplicato con il livello bonus, l’investitore riceverà l’importo del bonus più un importo commisurato alla performance positiva dell’indice sottostante. Questo importo è pari al prezzo di emissione moltiplicato per il rendimento del sottostante che supera il livello bonus e ulteriormente moltiplicato per la partecipazione.