Notizie Notizie Mondo Crollano gli utili della corporate America, senza energy il peggior dato di sempre

Crollano gli utili della corporate America, senza energy il peggior dato di sempre

19 Novembre 2008 08:29

I profitti delle aziende comprese nell’indice S&P500 statunitense hanno registrato nel terzo trimestre una delle più corpose battute d’arresto di sempre. Secondo i dati preliminari diramati da Standard & Poor’s, la società che si occupa del calcolo e della gestione dell’indice, gli utili per azione avrebbero infatti registrato una diminuzione del 21,6% rispetto all’analogo periodo del 2007. Per i componenti di uno tra gli indici mondiali a maggior valore segnaletico si tratta del quinto decremento consecutivo. Il dato diffuso nella notte mostra tuttavia un rallentamento del tasso di erosione degli utili. A partire dal quarto trimestre 2007 gli utili hanno infatti registrato flessioni successive del 30,79%, del 25,77% e del 29,26%. Il responso di S&P arriva a poche ore dalla conclusione della stagione delle trimestrali, con il 94% delle società che hanno già riportato.


Parte del leone, in positivo, per il settore energetico, che ha contribuito per il 40,4% agli utili dell’intero campione (erano il 16,2% l’anno scorso), con un incremento in valore assoluto di oltre l’89%. “Senza l’energy – ha chiarito però Howard Silverblatt, Senior Index Analyst at Standard & Poor’s – gli utili dell’S&P500 avrebbero raggiunto un minimo storico (in termini di variazione, ndr)”. Altre note positive sono venute dai profitti di information technology (+13,5%) e di produttori di beni di largo consumo (+12,59%). Al contrario le società finanziarie hanno riportato una contrazione degli utili per il quarto trimestre consecutivo, con un impressionante -192,81%. Al netto della componente finanziaria il tasso di crescita degli utili si sarebbe così attestato al 18,11% e depurando invece il dato dal contributo degli energetici la variazione sarebbe stata pari al 44,23%. Rimuovendo entrambe le componenti con la maggiore variazione positiva e negativa la variazione sarebbe stata dell’1,09%.


Altre ricerche indipendenti hanno segnalato che il 57% di un campione composto da 2100 società statunitensi quotate ha battute le attese sugli utili formulate dagli analisti. Si tratta della lettura più bassa dal quarto trimestre del 2001.

 


Fonte Standard & Poor’s