Crisi: la scure di Moody’s si abbatte su alcuni Paesi europei. Declassata anche l’Italia
Nel giorno del via libera del Parlamento greco alle misure di austerità, la mannaia di Moody’s si abbatte su diversi Paesi dell’Eurozona. Dopo Standard and Poor’s e Fitch anche la terza agenzia Usa declassa alcuni Paesi dell’Eurozona, tra cui Italia (da A2 ad A3), la Spagna (da A1 ad A3) e il Portogallo (da Ba2 a Ba3). Nella lista anche Malta (ad A3 da A2), la Slovacchia (ad A2 da A1) e la Slovenia (ad A2 da A1). Secondo Moody’s sono a rischio la tripla A nel medio termine di Francia, Gran Bretagna e Austria che hanno visto l’outlook passare a negativo.
“Come anticipato lo scorso novembre, abbiamo rivisto i rating di alcuni Paesi europei per riflettere la loro sensibilità ai crescenti rischi finanziari e macroeconomici derivanti dalla crisi della zona euro”, si legge nel report diffuso ieri sera.
La cura del Governo Monti non sembra bastare all’Italia. Gli analisti di Moody’s hanno infatti ridotto il rating da A2 ad A3 e hanno confermato l’outlook negativo.
Un declassamento in scia “alle incertezze legate allo scenario europeo, sia sul fronte delle riforme in atto sia per le previsioni economiche, che continueranno a pesare sulla già fragile fiducia dei mercati”, rimarcano gli analisti. E aggiungono: “esistono inoltre le incertezze relative alla situazione italiana in via di deterioramento, sopratutto i conti pubblici.
Per Moody’s esiste inoltre un altro “rischio significativo” da non sottovalutare: il governo italiano potrebbe non riuscire a centrare gli obiettivi di risanamento a causa della “marcata debolezza strutturale dell’economia del Paese”. Gli esperti della agenzia Usa mantengono l’outlook negativo per riflettere “un potenziale peggioramento della situazione economica e finanziaria in Italia a seguito di un ulteriore deterioramento della crisi del debito nell’Eurozona”.
Napolitano: “l’Italia sta facendo la sua parte in Europa”
Un declassamento che arriva all’indomani delle parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Noi stiamo facendo la nostra parte di responsabilità per garantire il superamento della crisi dell’Eurozona. Condividiamo un forte impegno per la stabilità finanziaria e, in primo luogo, per il consolidamento e la disciplina di bilancio”, ha dichiarato ieri Napolitano al termine dei colloqui con il presidente della Repubblica Federale di Germania Christian Wulff in visita di Stato in Italia, per poi aggiungere: “Noi siamo convinti che allo sforzo – che si è giustamente richiesto a tutti e che tutti debbono compiere e in particolare, tra i maggiori paesi membri dell’Eurozona, l’Italia – per superare la crisi del debito sovrano attraverso un abbattimento del massiccio stock di debito pubblico che noi ci portiamo dietro, debba corrispondere un forte impegno, in uno spirito di solidarietà tra tutti i paesi membri dell’Unione, per la crescita, per lo sviluppo e per risolvere il problema fondamentale che noi consideriamo essere in Europa quello dell’occupazione per i giovani, del lavoro per le giovani generazioni”.