Crisi: Sarkozy, senza convergenza Eurozona collasserà. Lunedì l’incontro con Angela Merkel
L’asse Parigi-Berlino riprende il comando. Lunedì prossimo il presidente francese, Nicolas Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, si incontreranno e presenteranno ufficialmente le loro proposte per un nuovo trattato europeo. Lo ha annunciato ieri sera il numero uno dell’Eliseo nel corso di un lungo discorso allo Zenith di Tolone, dove il 25 settembre del 2008 aveva parlato della crisi finanziaria. “In questo momento siamo in una situazione estrema – ha affermato Sarkozy – dobbiamo tornare all’essenziale. Più disciplina, più solidarietà, più responsabilità per un credibile governo economico”.
Parlando a Tolone il presidente transalpino ha sostenuto che “se vogliamo che l’euro sopravviva non abbiamo scelta: dobbiamo opporre una solidarietà senza tentennamenti a tutti coloro che dubitano sul futuro dell’euro e speculano sul suo fallimento”, ha dichiarato Sarkozy. “Quello che deve essere chiaro è che tutti i paesi della zona euro saranno solidari l’uno con l’altro. Deve essere chiaro che quello che è stato fatto per la Grecia, in un contesto molto particolare, non si ripeterà più. E deve essere assolutamente chiaro che in futuro nessun risparmiatore perderà un centesimo sul rimborso di un prestito accordato in un Paese della zona euro”.
Per Sarkozy serve una maggiore convergenza tra i paesi dell’area euro se no l’unione monetaria rischia di collassare. La parola chiave è dunque convergenza. “Non si può avere una moneta unica senza avere delle economie convergenti”. Ammettendo tuttavia che sarà un processo “necessariamente lungo e difficile”.
Sul tema Banca centrale europea (Bce) Sarkozy ha dichiarato che l’istituto guidato da Mario Draghi ha un ruolo determinante da giocare. “Non voglio entrare nel dibattito su quanto le autorizzano a fare i suoi trattati. La Bce è indipendente. Sono convinto che di fronte al rischio deflazione che minaccia l’Europa la banca centrale agirà. Deve decidere quando e con quali mezzi interverrà. E’ la sua responsabilità e nessuno dubita che le assumerà”.