Notizie Notizie Italia Crisi gas: ecco tutte le misure del piano Cingolani per ridurre i consumi

Crisi gas: ecco tutte le misure del piano Cingolani per ridurre i consumi

6 Settembre 2022 16:10

Il Ministero della Transizione ecologica (Mite), guidato da Cingolani ha pubblicato il regolamento per “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo e prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”.

Il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas del Mite contiene anche delle misure volontarie di riduzione della domanda che ammontano a 8,2 miliardi di Smc (standard di metro cubo) di gas naturale. “Per ridurre i rischi connessi a una potenziale interruzione totale dei flussi dalla Russia durante il prossimo inverno nonché rispondere alle richieste europee in termini di riduzione dei consumi per il periodo 2022-2023, è opportuno attuare sin da subito misure di contenimento dei consumi nazionali di gas”, annuncia il Ministero della Transizione ecologica.

Con il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas il governo punta di risparmiare fino a 5,3 miliardi di metri cubi di gas, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)”. A cui, spiega il Mite, si aggiungono le misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi.

Fonte: MITE

Da ottobre riscaldamento ridotto di 1 grado

Tra le misure previste una riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici. Nel regolamento ad hoc é indicato che “I limiti di esercizio degli impianti termici, rispetto a quanto previsto dal comma 2 dell’articolo 4 del DPR n.74/2013, sono ridotti di 15 giorni per quanto attiene il periodo di accensione (posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 giorni la data di fine esercizio) e di 1 ora per quanto attiene la durata giornaliera di accensione”.

Fanno eccezione le utenze sensibili come ospedali, case di riposo ecc.

Misure comportamentali e raccomandazioni

Il Mite ha fatto un elenco di raccomandazioni a costo zero per promuovere comportamenti consapevoli e intelligenti nel consumo di gas ed energia elettrica.

Tra questi “la riduzione della temperatura e della durata delle docce, l’utilizzo anche per il riscaldamento invernale delle pompe di calore elettriche usate per il condizionamento estivo, l’abbassamento del fuoco dopo l’ebollizione e la riduzione del tempo di accensione del forno, l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico, il distacco della spina di alimentazione della lavatrice quando non in funzione, lo spegnimento o l’inserimento della funzione a basso consumo del frigorifero quando in vacanza, non lasciare in stand by TV, decoder, DVD, la riduzione delle ore di accensione delle lampadine.”

Nel dettaglio, il governo ha stimato “che la massimizzazione della produzione a carbone e olio delle centrali esistenti regolarmente in servizio contribuirebbe per il periodo 1° agosto 2022 – 31 marzo 2023 a una riduzione di circa 1,8 miliardi di Smc”.

Secondo quanto si legge nel documento “Sotto l’ipotesi di massimizzazione del potenziale a partire dal mese di ottobre 2022, si eviterebbe il ricorso al consumo di gas per circa 290 milioni m3 di gas, mentre, iniziando dal mese di novembre 2022, sarebbe di poco superiore a 200 milioni m3 di gas. Pertanto, da tale misura è stimato un contributo complessivo di risparmio di gas, nel periodo di riferimento, di 2,1 miliardi di m3 di gas naturale”.

Misure per diversificare la provenienza del gas importato

Inoltre il Mite ricorda che come parte degli sforzi per diversificare le fonti di gas naturale, il governo ha siglato un accordo per il graduale aumento delle forniture di gas dall’Algeria, che consentirà di sfruttare al massimo le attuali capacità disponibili di trasporto del gasdotto che approda in Sicilia, incrementando i volumi a partire dal 2022.

Secondo quanto si legge nel documento, sono state incrementate nel breve termine le importazioni dal gasdotto Tap. Inoltre il governo, in coordinamento con Eni e con Snam, si è attivato per garantire approvvigionamenti di Gnl (gas naturale liquefatto) da nuove rotte, in particolare: sino a 3,5 miliardi di Smc dall’Egitto, sino a 1,4 miliardi di Smc dal Qatar, sino a 4,6 miliardi di Smc progressivamente dal Congo, e circa 3,0-3,5 miliardi di Smc da forniture in fase di negoziazione da atri Paesi quali Angola, Nigeria, Mozambico, Indonesia e Libia. Per poter sostituire le forniture di gas provenienti dalla Russia, oltre alle iniziative che interessano le importazioni via gasdotto e gli stoccaggi nazionali, è necessario incrementare la dotazione di infrastrutture del gas. Considerato che i rigassificatori esistenti “sono già utilizzati al massimo, occorrono in particolare nuovi terminali di rigassificazione di Gnl, in tempi coerenti con le quantità negoziate da nuove rotte”.

Fonte: Mite