Crisi: Per Citigroup Grecia fuori dall’euro dal primo gennaio 2013
Primo gennaio 2013. E’ questa la data di uscita della Grecia dall’Eurozona, secondo Citigroup. In un lungo report gli analisti della banca americana, quelli per intenderci che hanno coniato a febbraio il neologismo Grexit (Greece ed exit), dipingono lo scenario che i leader europei hanno fino a questo momento cercato di allontanare e scongiurare: il paese ellenico fuori dall’euro. “Le incertezze sono molte, ma, in base alle nostre nuove previsioni, la Grecia lascerà la Zona euro all’inizio del prossimo anno – affermano gli esperti nell’outlook globale diffuso ieri sera – Seguirà una forte svalutazione della moneta, con un deciso calo dell’attività economica nel 2013 e una modesta ripresa attesa più avanti”. E il tanto temuto effetto contagio per gli altri Paesi europei? Il capo economista di Citigroup, Willem Buiter, spiega che sarà “inevitabile e in parte sta già accadendo”.
Nello studio gli specialisti di Citigroup elencano le possibili mosse in risposta alla “Grexit”: un taglio dei tassi di interesse da parte della banca centrale europea (Bce) allo 0,5% e un nuovo programma LTRO; un secondo pacchetto di aiuti sia per il Portogallo sia per l’Irlanda, un piano da definire da parte della cosiddetta troika (Bce, Fmi e Ue) per la Spagna e infine un maggiore sostegno ai mercati finanziari con l’acquisto da parte della Bce di bond governativi italiani e iberici.
Nell’ultimo outlook fornito da Citigroup, gli esperti affermano che, con queste misure, la “Grexit” potrebbe essere contenuta, nel senso che “nessun altro Paese sarebbe costretto ad abbandonare l’Eurozona e il sistema bancario europeo continuerebbe a funzionare”. Ma ricordano anche che “se la Grecia dovesse uscire dall’euro la crisi europea non finirà di colpo”.