Crescono i dubbi su Nikola, indaga anche il Dipartimento di Giustizia e il titolo affonda
Continua il sell-off sul titolo Nikola. Ieri il titolo del produttore Usa di camion elettrici e a idrogeno ha ceduto l’8,27% e anche oggi nel pre-market fioccano le vendite con titolo in calo dell’8% circa in area 30$.
Le vendite sono partite settimana scorsa con le pesanti accuse da parte di Hindenburg Research, noto short seller, che ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne”.
Dipartimento di Giustizia e SEC vogliono vederci chiaro
Ieri le vendite sono tornate cospicue dopo un rapporto del Wall Street Journal che ha affermato che il Dipartimento di Giustizia si è unito alla Securities and Exchange Commission (SEC) per esaminare le accuse secondo cui Nikola ha fornito informazioni fuorvianti agli investitori. Il Wsj afferma che l’indagine è gestita dall’ufficio del procuratore degli Stati Uniti di Manhattan, in collaborazione con le autorità di regolamentazione di Borsa.
Nikola lunedì ha affermato di aver contattato la stessa SEC sulla scia di quanto affermato dal venditore allo scoperto Hindenburg Research. Hindenburg, in una nota ieri ha ribadito alcune delle sue critiche e ha affermato che la società non ha risposto completamente o ha eluso le domande che aveva posto.
Tonfo in Borsa dopo euforia per accordo con GM
Il tonfo in Borsa del titolo – che dopo l’annuncio dell’accordo con GM si era spinto fino a 54 $ – ha indotto il CEO Trevor Milton a dare un ulteriore segnale agli investitori acquistando in prima persona azioni Nikola per $ 1,3 mln al prezzo medio di 30,9 dollari.
Nel frattempo GM, che ha recentemente stretto una partnership con Nikola, ha dichiarato che rimane impegnata nell’accordo. L’italiana CNH Industrial ha dichiarato che 5 prototipi dei camion a trazione elettrica sono in fase di assemblaggio per avviare entro fine anno i test su strada.
L’intesa con GM prevede che Nikola scambi 2 miliardi di dollari in nuove azioni con servizi e accesso a parti e componenti di GM che dal canto suo avrà l’11% di proprietà di Nikola e il diritto di nominare un amministratore nel suo consiglio. GM ingegnerizzerà e produrrà il Nikola Badger, che dovrebbe entrare in produzione entro la fine del 2022. Nikola prevede di ottenere un risparmio di 4 miliardi di dollari sui costi della batteria e del gruppo propulsore in 10 anni e un altro miliardo di dollari in costi di ingegneria e convalida. GM prevede oltre 4 miliardi di dollari di benefici tra il valore del patrimonio netto delle azioni, la produzione a contratto del Badger, i contratti di fornitura per batterie e celle a combustibile e crediti EV. GM sarà fornitore esclusivo di celle a combustibile a livello globale a Nikola per i camion di classe 7/8.