Notizie Notizie Mondo Credit Suisse: ultimo trimestre buio ma i risultati 2007 sono da record

Credit Suisse: ultimo trimestre buio ma i risultati 2007 sono da record

12 Febbraio 2008 08:05

Il Credit Suisse è riuscito a chiudere il 2007 con i suoi migliori risultati di sempre, e questo nonostante negli ultimi tre mesi dell’anno la banca abbia registrato una contrazione degli utili del 72% rispetto allo stesso periodo del 2006. I profitti del periodo sono ammontati a 1,33 miliardi di franchi. In calo anche il giro d’affari, sceso del 13% a 9,4 miliardi, trascinato verso il basso dalla divisione investment banking (-36%), che nel 2006 aveva contribuito per il 54% alla formazione degli utili ante imposte.


Per l’intero 2007 l’istituto ha comunque archiviato un risultato record di 8,549 miliardi di franchi, in aumento del 3% rispetto al 2006. Il medesimo incremento ha riguardato il giro d’affari, salito a 36,130 miliardi. Il risultato del 2006 era stato superiore e pari a 11,327 miliardi, ma comprendeva utili da dismissioni per 3,070 miliardi, tra cui gli 1,82 miliardi di franchi della vendita di Winterthur ad Axa. I risultati annuali hanno convinto il cda a proporre un aumento del dividendo in contanti a 2,50 franchi ad azione per il 2007.


Il risultato segue una svalutazione per subprime complessivamente di 2 miliardi di franchi, comunque di molto inferiore ai 14 miliardi di dollari registrati da Ubs, che presenterà i dettagli dei suoi conti, finora forniti solo in via preliminare, il prossimo 14 febbraio. Lo scorso 30 giugno Ubs ha detto di attendersi per il quarto trimestre una perdita di 12,5 miliardi di franchi e per l’intero 2007 di 4,4 miliardi.


Credit Suisse ha inoltre reso noto di vedere ancora un contesto difficile e di attendersi ancora turbolenze nel mercato del credito nel breve termine. Si tratta in sostanza delle stesse parole usate settimana scorsa dal ceo di Deutsche Bank, Josef Ackermann, commentando i risultati della banca tedesca, anch’essa proprietaria di una delle maggiori investment bank continentali che non ha però registrato nel trimestre alcuna svalutazione legata a bond. Commentando i risultati, Brady W. Dougan, chief executive officer, ha dichiarato: “Sono lieto di annunciare per il 2007 un risultato record, conseguito nonostante un quadro operativo estremamente complesso. Il nostro modello di banca integrata, la presenza internazionale, l’ottima gestione del rischio e la solida capitalizzazione si sono rivelati vantaggi competitivi di centrale importanza, che ci hanno consentito di realizzare su base annua una crescita e una redditività sostenute. Nell’investment banking siamo riusciti a contenere l’impatto della dislocazione del mercato del credito e ad aumentare i ricavi rispetto al trimestre precedente, con elevate performance in molte delle nostre attività principali. La divisione asset management ha riportato una perdita nel trimestre a seguito della svalutazione dei titoli acquisitati dai nostri fondi del mercato monetario. Tuttavia, prima di queste svalutazioni, asset management aveva fatto registrare buoni risultati, specie nel segmento degli investimenti alternativi”.


Nonostante un contesto ancora del tutto da decifrare la visione di Dougan resta ottimista: “Vantiamo un’ottima base di capitale, dalla composizione di tipo conservatore. E, ciò che più conta, il nostro modello di banca integrata ci distingue da molti nostri competitori, offrendoci ottime opportunità di crescita sostenibile e creazione di valore anche in contesti di mercato difficili. Sulla base di questi punti di forza sono fiducioso nella nostra capacità di realizzare performance di prim’ordine in diversi cicli di mercato”.