Crash bitcoin, c’è lo zampino di DeepSeek. Ecco perché

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Inizio di settimana al cardiopalma per il mondo delle criptovalute con Bitcoin sceso repentinamente sotto la soglia psicologica dei 100.000 dollari. Il brusco dietrofront coincide con il rumore legato al boom di DeepSeek, la nuova ChatGpt in salsa cinese. In particolare DeepSeek è uno strumento analitico avanzato basato sull’intelligenza artificiale progettato per analizzare i dati finanziari in tempo reale.
Bitcoin ripiomba sotto i 100mila dollari
Oggi le quotazioni del Bitcoin segnano un tonfo di oltre il 5,5% a quota 98.970 dollari; Cali ancora più marcati per Ethereum (-7,5%), Xrp (-10,7%) e Solana (-11,6%).
Ad essere vittime delle vendite non sono solo le cripto. Infatti l’effetto DeepSeek si sta facendo settore su tutto il settore tech di Wall Street (Nvidia segna -10& in pre-open), in particolare i titoli più sensibili alla domanda di AI. A mettere in allerta è il fatto che l’efficienza molto migliore del modello proposto da DeepSeek mette in discussione la necessità di ingenti spese per l’AI, in particolare per acquisire le GPU IA più recenti e potenti di Nvidia. “DeepSeek è profondamente problematico per la tesi secondo cui le ingenti spese in conto capitale e le spese operative sostenute dalla Silicon Valley sono il modo più appropriato per approcciare la tendenza dell’intelligenza artificiale”, ha affermato Nirgunan Tiruchelvam di Aletheia Capital.
Il ritorno di una forte avversione al rischio e volatilità sui mercati si ripercuote indubbiamente sulle cripto che si caratterizzano per essere un asset molto volatile e che tende ad ampliare i movimenti al rialzo o al ribasso dei mercati.
Le previsioni di DeepSeek
Il crollo di Bitcoin & co di oggi è anche ricondotto da alcuni alle previsioni generate da DeepSeek che indicano condizioni di mercato avverse nel prossimo futuro. Con l’aumentare delle speculazioni sui prossimi aumenti dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve e sulle tensioni geopolitiche legate alle politiche economiche di Trump, le allarmanti previsioni di DeepSeek hanno alimentato le vendite sugli asset digitali.
Venerdì scorso il neo presidente Donald Trump ha mantenuto le sue promesse elettorali di rendere la revisione della regolamentazione sulle criptovalute una delle priorità della sua amministrazione, ordinando la creazione di un gruppo di lavoro su bitcoin e criptovalute con il compito di proporre nuove normative ed esplorare la creazione di una riserva nazionale di criptovalute.
Si sgonfia l’effetto Trump
Questa settimana si riunisce la Federal Reserve e le attese sono che lasci i tassi di interesse invariati nella sua prima riunione politica dell’anno nonostante Trump abbia detto che vuole che la Fed abbassi i tassi di interesse. “Con i prezzi del petrolio in calo, chiederò che i tassi di interesse scendano immediatamente, e allo stesso modo dovrebbero scendere in tutto il mondo”, ha detto Trump ai partecipanti al World Economic Forum di Davos.
Dopo la vittoria di Trump il prezzo del bitcoin è balzato di oltre il 50% toccando i massimi storici in area 109mila dollari.
C’è però chi vede il bicchiere mezzo pieno in caso di crisi finanziaria. Il cofondatore del pioniere di bitcoin e derivati crypto BitMex, Arthur Hayes, ha avvertito di un’incombente “crisi finanziaria” che si aspetta scatenerà nuove misure di stimolo della Federal Reserve. Questo nel breve potrebbe far cadere il bitcoin a 70-75mila dollari, ma successivamente la Fed riprenderà “la stampa di denaro che manderà [il prezzo del bitcoin] a $ 250.000 entro la fine dell’anno”.
Il debito degli Stati Uniti, salito vertiginosamente negli ultimi anni, ha superato i 34 trilioni di dollari all’inizio del 2024.