Odissea crypto: crack BlockFi, il miliardario Peter Thiel tra le vittime illustri
Si allunga la lista delle vittime del crollo di FTX. Ora BlockFi, prestatore di criptovalute, ha presentato istanza di fallimento. Il deposito in un tribunale del New Jersey arriva nel bel mezzo di quella che è una crisi profonda del settore crypto acuita dal fallimento di FTX, seconda maggiore piattaforma crypto degli Stati Uniti. Caos che ha portato il bitcoin a crollare di oltre il 70% rispetto al picco del 2021.
BlockFi paga le ricadute del crollo di FTX
BlockFi, con sede nel New Jersey e fondata da Zac Prince, dirigente del settore fintech diventato imprenditore di criptovalute, ha dichiarato in una dichiarazione di fallimento che la sua sostanziale esposizione a FTX ha creato una crisi di liquidità. FTX, fondata da Sam Bankman-Fried, ha presentato istanza di protezione negli Stati Uniti (USA) all’inizio di novembre, dopo che gli operatori hanno ritirato 6 miliardi di dollari (8,2 miliardi di S$) dalla piattaforma in tre giorni e la borsa rivale Binance ha rinunciato a un accordo di salvataggio.
BlockFi ha dichiarato che la crisi di liquidità è dovuta alla sua esposizione a FTX tramite prestiti ad Alameda, una società di trading di criptovalute affiliata a FTX, nonché alle criptovalute detenute sulla piattaforma di FTX che vi sono rimaste intrappolate. Nel documento depositato in tribunale, BlockFi ha indicato FTX come il suo secondo più grande creditore, con 275 milioni di dollari dovuti su un prestito esteso all’inizio di quest’anno. La società ha dichiarato di avere debiti con oltre 100.000 creditori e in un documento separato, ha anche dichiarato che intende licenziare due terzi dei suoi 292 dipendenti.
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Invischiato anche Peter Thiel
Ma BlockFi non è solo. Anche due dei suoi maggiori concorrenti, Celsius Network e Voyager Digital, hanno presentato istanza di fallimento a luglio, citando le condizioni estreme del mercato che avevano portato a perdite in entrambe le società. Nella lista delle vittime illustri anche il fondo del venture capitalist Peter Thiel, Valar Ventures, che possiede circa il 19% delle azioni di BlockFi. Il miliardario Thiel è un sostenitore di lunga data del mondo delle criptovalute e i suoi fondi hanno assunto enormi esposizioni alle attività criptografiche. La dichiarazione di fallimento del prestatore di criptovalute ha rappresentato un duro colpo per il fondo di Thiel, uno dei maggiori azionisti di BlockFi. Tra gli altri principali azionisti di BlockFi figurano Bain Capital, Tiger Global e la piattaforma di scambio di criptovalute Coinbase.
All’inizio di quest’anno, Valar Ventures ha subito un duro colpo a causa del fallimento di un altro prestatore di criptovalute che aveva sostenuto, Vauld Group. Valar è stata scorporata dal fondo originario di Thiel, Thiel Capital.