Notizie Notizie Mondo Crac SVB: scoperto un altro scheletro nell’armadio

Crac SVB: scoperto un altro scheletro nell’armadio

22 Marzo 2023 12:59

Silicon Valley Bank (SVB): tutto sul ruolo degli insider

Silicon Valley Bank (SVB) e First Republic Bank: con il crac della banca californiana delle start up e la crisi continua della banca regionale blindata in primis da JP Morgan, si scoprono anche alcuni scheletri nell’armadio del mondo della finanza Usa.

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Silicon Valley Bank, si sa, fa parte ormai del passato, dopo che le autorità federali Usa hanno chiuso il caso chiudendo direttamente la banca e sequestrandone gli asset.

Quella corsa agli sportelli che in pochi giorni ha travolto l’istituto era diventata insostenibile.

Con il crac ufficiale della banca sono saltati fuori però anche alcuni dettagli.

Tra questi, quelli svelati da un articolo di Bloomberg che ha riportato come, negli ultimi tre mesi del 2022, i prestiti erogati da SVB ai suoi manager, dirigenti e principali azionisti, si fossero più che triplicati rispetto al terzo trimestre.

Balzando fino alla cifra di 219 milioni di dollari. Un ammontare record nella storia dei venti anni di prestiti erogati da Silicon Valley Bank, riassunto in questo grafico pubblicato dall’agenzia di stampa.

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SVB: quei prestiti boom agli insider prima del crac

E’ vero che, in questo momento, gli stessi insider che hanno beneficiato di quei maxi prestiti poco prima del fallimento della banca non staranno certo stappando lo spumante:

viene fatto notare, infatti, che gli insider, nel caso in cui quei prestiti siano stati garantiti per esempio dalle azioni di Silicon Valley Bank, dovranno versare di tasca loro, in cash, tutto il dovuto, visto che le azioni di SVB valgono ormai zero, a causa del crac.

La liquidazione di SVB, vale la pena di sottolinearlo, non comporta l’azzeramento di quei prestiti.

Sta di fatto che questo ‘piccolo dettaglio’ si aggiunge all’altro relativo alla decisione degli stessi insider di SVB di scaricare le azioni della banca poco prima del suo collasso: una vendita già attenzionata dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dalla Sec, l’autorità di borsa Usa.

Silicon Valley Bank non sarebbe a tal proposito l’unica tra le banche regionali travolte dalla bufera ad aver nascosto più di qualche scheletro nell’armadio.

Qualche giorno fa, il Wall Street Journal ha riportato alcune indiscrezioni su First Republic Bank, identificata dai mercati come probabile prossimo tassello del domino destinato a cadere.

Secondo i rumor, i dirigenti dell’istituto avrebbero venduto milioni di dollari di azioni di First Republic nei due mesi precedenti il tonfo delle azioni. In tutto, secondo il WSJ, gli insider avrebbero venduto titoli del valore di $11,8 milioni dall’inizio del 2023.

Problemi banche: quelle azioni scaricate dal ceo di SVB. E non solo

I crac che hanno colpito il mondo della finanza made in Usa e il timore di un fallimento di First Republic, che le Big Banks Usa e le autorità federali degli Stati Uniti si stanno affrettando a evitare, rischiano così di far rima con le parole ‘scandali’ e ‘favori’, se non, semplicemente, con il termine insider.

Gli insider di Silicon Valley Bank avrebbero dunque, secondo le recenti indiscrezioni, beneficiato di lauti prestiti erogati dalla banca, a dispetto dei suoi problemi di liquidità, e a fronte di chissà quali garanzie. E gli stessi insider, sia di Svb che di First Republic, si sarebbero affrettati a scaricare i rispettivi titoli, prima dei loro crolli a Wall Street.

Già la scorsa settimana si è appreso che il ceo di SVB ha venduto quasi $30 milioni di azioni nel corso degli ultimi due anni.

Di queste, $3,6 milioni sono state vendute il 27 febbraio scorso,  qualche giorno prima dell’ annuncio shock della banca, che ha scatenato il panico corsa agli sportelli.

Quello smobilizzo era stato successivo ad altre vendite di azioni che Becker aveva lanciato nei due anni precedenti, secondo i dati di Smart Insider, per un valore di $29,5 milioni.

Le azioni SVB, in questo arco di tempo, sono state scaricate da Becker per un valore compreso tra $287 e $598 per azione.

Sempre secondo Smart Insider, oltre ai titoli smobilizzati dall’ex ceo, altre azioni di Silicon Valley Bank sarebbero state vendute dal 2021 dall’ex responsabile del marketing Michelle Draper, dal direttore finanziario Daniel Beck e dal direttore generale Philip Cox, per milioni di dollari.

In tutto, grazie a questi smobilizzi, gli insider avrebbero intascato ben 84 milioni di dollari.

Insider e vendita azioni: la denuncia della Sec

Va precisato che la vendite dei titoli da parte dell’AD di SVB Greg Becker hanno fatto parte di un programma preventivato, noto con il nome di piano 10b5-1 plan, di cui era stata data comunicazione lo scorso 26 gennaio, stando alla documentazione depositata presso la Sec.

Va detto anche che, in generale, questi piani 10b5-1 sono stati concepiti affinché gli stessi insider, nel programmare le vendite delle azioni di cui sono in possesso, informino i mercati, al fine di allontanare i timori che gli smobilizzi avvengano sulla base di informazioni riservate, e facendo rientrare così anche i sospetti di presunte operazioni di insider trading.

Detto questo, è stato lo stesso presidente della Sec Gary Gensler in primis a denunciare la presenza di abusi legati alla presentazione dei suddetti piani, e le mosse con cui diversi insider scaricano le azioni subito dopo aver depositato la documentazione richiesta, sovrapponendo così gli interventi contenuti in piani diversi e/o creando vendite che alla fine non risultano pianificate, quanto piuttosto improvvise.

Non per niente la Sec ha creato nuove regole, entrate in vigore il 27 febbraio scorso, che saranno applicate ai piani che verranno depositati a partire dal prossimo 1° aprile.

Tra le nuove regole, quelle attinenti a una maggiore trasparenza e al rispetto di scadenze precise nel caso di smobilizzi di azioni programmati.

Previsto un periodo noto come “cooling off period” di 90 giorni, che deve intercorrere tra il momento in cui è avvenuto il deposito della documentazione da parte degli insider e quello in cui si procede alla prima vendita dei titoli.