Cosa sta succedendo a Tesla? Fuga dal rischio non spiega tutto. Il gioiello di Elon Musk alle prese con tante grane

Ieri è andato in scena l’ennesimo sell-off sui titoli EV. Il titolo Tesla ha segnato un tonfo del 4,4% piombando ai minimi a oltre 4 mesi. Peggio hanno fatto Rivian (-6%) e la cinese Nio (-6,20%). A fare notizia è soprattutto il titolo del colosso delle auto elettriche guidato da Elon Musk, che oggi in avvio di contrattazioni si è spinto a minimi sotto il muro degli 800 $, portando il saldo negativo da inizio anno a oltre -33%, sottoperformando nettamente rispetto a S&P 500 (-9,7%) e Nasdaq (-14,45%).
Cosa sta succedendo a Tesla? A spiegare in parte il calo dei titoli EV è certamente il generale momento di difficoltà delle azioni tecnologiche in rapida crescita, con gli investitori che stanno riducendo l’esposizione al rischio dei loro portafogli. Ci sono poi i problemi contingenti che vedono Tesla coinvolta, a partire dalla disputa di Elon Musk con le autorità di regolamentazione, con gli avvocati del ceo di Tesla che hanno recentemente accusato la SEC di aver divulgato pubblicamente informazioni da un’indagine federale su Musk e Tesla come forma di ritorsione.
Altro elemento di incertezza è legato ai ritardi del via libera per l’avvio della produzione nella nuova gigafactory tedesca vicino a Berlino, che sarebbe dovuta partire già la scorsa estate. A inizio settimana il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo che evidenzia i problemi di approvazione normativa e l’opposizione pubblica che stanno ostacolando la prevista apertura della fabbrica tedesca, complice anche un problema di scarsità di acqua nella zona.
Lo stabilimento tedesco è chiamato a portare in dote a Tesla una capacità di circa 500 mila veicoli all’anno. La Gigafactory tedesca, la prima in Europa per Tesla, è chiamata a servire i mercati europei andando a permettere importanti risparmi in termini di costi dell’import dalle altre fabbriche del gruppo (Cina e Usa). In caso di mancato avvio della produzione potrebbero ridimensionarsi l’aspettative degli analisti per quest’anno (previsti 1,5 milioni di veicoli venduti a livello globale dai 936.222 veicoli nel 2021 del 2021, annuo chiuso con un sonante +87%).
Gli analisti di Credit Suisse lo scorso mese hanno rimarcato come lo stabilimento di Berlino “probabilmente funge da fonte incrementale più critica della capacità di Tesla”.