Notizie Notizie Italia Corsa a cinque per la Roma: due offerte a sorpresa in più, la decisione per fine settimana

Corsa a cinque per la Roma: due offerte a sorpresa in più, la decisione per fine settimana

1 Febbraio 2011 07:47

E’ corsa a cinque a Trigoria. Dal fondo di Abu Dhabi al patron dei Boston Red Sox, passando per il re delle cliniche romane. Sul tavolo dell’advisor Rothschild sono ben cinque le offerte pervenute ieri sera, due in più rispetto a quelle attese. A sorpresa, sono spuntate un’offerta dalla Francia e un’altra da investitori arabi, oltre a quella della cordata Usa capitanata da Thomas R. DiBenedetto, quella del fondo di Abu Dhabi Aabar e e dell’imprenditore Giampaolo Angelucci.


Adesso la palla passa alla proprietà – famiglia Sensi, UniCredit e il professore Attilio Zimatore – che dovrà prendere le proprie decisioni e scegliere con chi di questi avviare una trattativa esclusiva. Le offerte comunque, ha precisato la società su richiesta della Consob, saranno nei prossimi giorni oggetto di esame da parte di Compagnia Italpetroli assistita dai propri advisor. Esame che avverrà sulla base di criteri non solo quantitativi ma anche qualitativi.


Da oggi inizierà lo “studio” delle offerte per allinearle fra loro nella struttura in modo da poterle giudicare con criteri paritari, poi ci sarà la selezione e verranno tirate le prime somme. Entro fine settimana sarà presa una decisione. Anche se c’è chi non esclude che possa esserci un nuovo giro di tavolo a tre complice il colpo di scena della giornata ieri messo a segno dagli arabi. Che se fino a ieri erano rimasti nell’ombra, al novantesimo minuto sono usciti allo scoperto mettendo sul piatto ben due offerte.


Una è quella del fondo Aabar, azionista di UniCredit, assistita nell’operazione dallo studio legale Dla Piper, che attraverso una società lussemburghese denominata Claraz Sa potrebbe valorizzare il club giallorosso fino a 140 milioni di euro, a cui si andrebbe ad aggiungere un importante aumento di capitale volto a rilanciare la squadra. E l’altra, quella ancora misteriosa, arrivata da un fondo misto composto da americani e Mediorientali. Oltre a loro ci sono poi gli americani guidati dal patron dei Boston Red Sox, assistiti dalla banca Usa, Piper Jeffrey, PricewaterhouseCoopers e dallo studio Tonucci.