Corsa ai bitcoin come riserva di valore, Siano (21Shares) spiega cosa sta succedendo. La carta ETP per un accesso più facile e sicuro alle criptovalute
L’impennata delle quotazioni del Bitcoin e delle altre criptovalute nel corso del 2020 non è passata inosservata. Un rally diventato prepotente da ottobre in avanti con quotazioni che nel giro di poche settimane sono praticamente raddoppiate da 10 a 20 mila dollari, aggiornando i picchi storici toccati nel 2017. Ne abbiamo parlato con Massimo Siano, Head of Southern Europe di 21Shares, maggiore emittente di criptovalute, che punta a quotare presto anche su Borsa Italiana i suoi strumenti per prendere posizione sulle varie criptovalute.
Effetto PayPal e non solo
Dietro a quest’ultimo scatto del Bitcoin c’è sicuramente l’ampliamento della platea dei potenziali acquirenti di criptovalute con società fintech quali PayPal che stanno aiutando ad alimentare la domanda di Bitcoin aprendo le porte a questo tipo di investimento a milioni di persone. In aggiunta sempre più investitori di grande spessore, come Paul Tudor Jones, stanno sostenendo pubblicamente la criptovaluta.
L’ascesa del bitcoin parte da lontano. “Negli ultimi 10 anni il bitcoin è passato da 1 a 20mila; tutti gli anni, tranne uno, è stato capace di performance a due o tre cifre”, ricorda Siano.
Fed spinge verso asset che siano riserva di valore
Un assist determinante alla corsa verso i bitcoin è l’atteggiamento delle banche centrali. Con l’emergenza Covid la Fed è tornata a stampare in maniera imponente moneta. “Più dollari ci sono in circolazione implicano che più la liquidità va dove non c’è possibilità di creazione facile di moneta – asserisce Siano – . Una volta andava nell’area euro con cross balzato fino a 1,6 contro il biglietto verde ai tempi di Trichet. Adesso non più perché anche la BCE fa QE in maniera consistente; quindi questa liquidità va dove non c’è possibilità di creazione facile di moneta, ossia il bitcoin”.
Oggi ci sono quasi 19milioni di bitcoin in circolazione e la quantità massima di base monetaria dei bitcoin può essere 21 milioni ed è data da una formula. “Questa è la migliore garanzia per i bitcoin perché dà agli investitori la garanzia di essere riserva di valore. Quindi più Fed & co. stampano moneta, più le cripto aumentano di valore a mio avviso”.
Un più facile (e meno rischioso) accesso alle cripto
Siano sottolinea come ad oggi il bitcoin è comprato soprattutto da investitori sofisticali. “Per avvicinare i retail uno strumento utile sono gli ETP sulle criptovalute; gli ETP di 21Shares sono quotati sulla Borsa Svizzera e su Deutsche Boerse, e stiamo lavorando per portarlo anche su Borsa Italiana. Cercheremo in tal modo di rendere il Bitcoin e le altre criptovalute accessibili a tutti a partire da banche private e dai fondi”.
Per chi vuole diversificare l’investimento su più asset, 21Shares propone anche un ETP (ticket HODL) che investe su un basket di criptovalute che conta il 90% circa della capitalizzazione di mercato di tutte le cripto. La composizione di questo strumento vede il bitcoin pesare per quasi il 50% del totale, seguito da Ethereum e Ripple. “Ad oggi ci sono ancora molte difficoltà di accesso alle criptovalute – asserisce Siano – creare un portafoglio in cripto espone a rischi non indifferenti legati a problemi di protezione dell’investimento a livello tecnologico e di cybersecurity. Con gli ETP si ha una replica al 100% il sottostante fisico e non si ha rischio di controparte, in sostanza la stessa struttura di un ETC sull’oro con replica fisica al 100%”, rimarca Siano.