Correzione immobiliare? Fondo sovrano Norvegia cauto, ma non molla la presa. La sua strategia
Nessuna intenzione di ritirare le proprie scommesse sul mercato immobiliare. Il fondo sovrano norvegese, che qualche mese fa ha superato per la prima volta nella sua storia il valore di 1000 miliardi di dollari, ha intenzione di continuare a puntare sul settore anche se, come fa notare Bloomberg, stanno arrivando segnali poco confortanti.
In particolare, è sempre più larga la forbice tra il valore degli asset calcolato da chi fa stock-picking e quello che gli asset stessi avrebbero sul mercato fisico.
Ma Karsten Kallevig, amministratore delegato di Norges Bank Real Estate Management, riferisce in un’intervista a Bloomberg che, per quanto cauto, il fondo sta guardando a nuove potenziali acquisizioni:
“Non ho ritirato alcun mandato, questo è sicuro”, ha detto Kallevig, che gestisce asset immobiliari per un valore di $24 miliardi, tra cui diverse location a Regent Street, e proprietà situate a Times Square e agli Champs-Elysées.
Dall’inizio dell’anno, le partecipazioni del fondo immobiliare hanno garantito un ritorno del 5,4%.
La strategia è quella di concentrarsi su 10 città a livello globale e, a tal fine, Kallevig ha nominato a settembre due responsabili investimenti per i mercati europei e Usa.
I nuovi CIO, a tal proposito, intravedono somiglianze tra le due sponde dell’Atlantico, in particolare per quanto concerne le proprietà più lussuose.
In generale, il fondo ha ampie risorse per aumentare le sue puntate, ma rimane “cauto”, vista la portata dei flussi che si stanno riversando nel real estate commerciale, da parte di investitori che puntano sulla ripresa dei rendimenti.
“E’ vero che negli ultimi anni i rendimenti del real estate sono scesi, ma lo spread tra tassi sui bond e rendimenti immobiliari rimane tuttora appetibile”, afferma.
Il portafoglio di investimenti punta soprattutto sui mercati prime office delle principali città globali, ma il fondo guarda anche alle proprietà logistiche e retail.
E, con Amazon che si conferma tra i principali locatari, uno sguardo attento è rivolto anche al fenomeno dello shopping online.
“Il retail sta sicuramente vivendo una fase di evoluzione, e su questo siamo molto concentrati”, ha detto Romain Veber, responsabile del fondo per i mercati europei. Il fondo sta puntando per questo sull’ high street retail che, secondo Veber, “sopravviverà nel lungo termine”.
La Brexit per ora non spaventa il team, così come non ha inciso in modo particolare sulle decisioni di investimento l’elezione alla presidenza Usa di Donald Trump.
D’altronde, il fondo sovrano ragiona in un’ottica di lungo periodo in misura decisamente maggiore rispetto a quella di gran parte degli investitori, e non ha neanche bisogno di accedere al mercato dei debiti per finanziare i suoi acquisti.
Veber sottolinea:
“Rimaniamo focalizzati, rimaniamo cauti, e cerchiamo di trarre vantaggio dal mercato”.