Notizie Notizie Italia Conte firma decreto Dpcm anti-coronavirus. Cottarelli: ‘ipotesi recessione globale Roubini è possibilità’

Conte firma decreto Dpcm anti-coronavirus. Cottarelli: ‘ipotesi recessione globale Roubini è possibilità’

2 Marzo 2020 08:22

Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha adottato nella giornata di ieri 1° marzo un proprio decreto Dpcm per il contenimento e la gestione dell’emergenza provocata dal coronavirus e relativa malattia COVID-19.  “Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) è stato adottato, in attuazione del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, su proposta del Ministro della salute, Roberto Speranza, sentiti i Ministri competenti e i Presidenti delle Regioni e tiene conto delle indicazioni formulate dal Comitato tecnico-scientifico appositamente costituito”. E’ quanto informa una lunga nota diramata da Palazzo Chigi.

Non solo Decreto Dpcm, attesa per decreto per sbloccare paese

Si tratta di un primo decreto a cui ne seguirà un secondo, il cui contenuto è stato anticipato dal premier Giuseppe Conte al Fatto Quotidiano, e dal ministro dell’economia Roberto Gualtieri.

Il secondo decreto sarà dedicato all’economia, in particolare ai settori e alle imprese: in questo caso sarà richiesto il via libera del Parlamento per ampliare il deficit, come ha sottolineato Conte:

“Stiamo lavorando intensamente per mitigare l’impatto negativo sull’economia e per sbloccare il Paese facendolo al più presto ripartire con una terapia d’urto”.  Conte ha confermato a Il Fatto Quotidiano che il governo sta “lavorando al secondo decreto che conterrà finanza aggiuntiva, ma abbiamo bisogno dell’autorizzazione del Parlamento per ampliare il deficit. E chiederemo di poterlo fare, in accordo con le autorità europee”.

Dal canto suo il titolare del Tesoro Roberto Gualtieri a La Repubblica ha preannunciato che il governo è pronto “per la fase due”, spiegando che “entro venerdì prossimo vareremo un nuovo decreto legge per il sostegno dell’occupazione e dei settori più colpiti dagli effetti del coronavirus: sarà un pacchetto da 3,6 miliardidi risorse eccezionali e aggiuntive. Poi, se serve, scatterà la fase tre: da martedì prossimo avvierò una discussione con i miei colleghi europei per studiare un piano straordinario e coordinato dalla Ue”.

Decreto Dpcm e l’alert coronavirus di Cottarelli

Decreto Dpcm a parte, attenzione all’alert che è stato lanciato dall’ex Commissario alla Spending Review nel corso della trasmissione Che Tempo che fa condotta da Fabio Fazio, in riferimento alla possibilità che l’Ue conceda ulteriore flessibilità all’Italia, permettendo al paese di sforare il deficit:

“Fino a un certo punto senz’altro. Quando un’economia rallenta ci sono perdite per lo Stato, ci sono meno entrate, ma le regole europee tengono conto di questa perdita. C’è elasticità per gli interventi in presenza di catastrofe naturale. C’è un fondo che può essere utilizzato e che in passato l’Italia ha utilizzato più di qualunque altro Paese”.

ROME, ITALY – MAY 28: Italian Economist Carlo Cottarelli, Italy’s new prime minister designate, speaks to the press after being appointed by Italian President Sergio Mattarella on May 28, 2018 in Rome, Italy. (Photo by Antonio Masiello/Getty Images)

Riguardo alla cura antivirus sfornata dal governo con il secondo decreto in arrivo che, come anticipato da Gualtieri, conterrà misure aggiuntive per 3,6 miliardi, Cottarelli ha sottolineato che “la cifra stanziata dal governo dovrebbe essere intorno allo 0,2% del PIL, 3,6 miliardi”, avvertendo che “ci potrebbe volere parecchio di più” .

“Spero che per le aziende delle zone rosse siano stanziati aiuti il più presto possibile, a questo punto dipenderà da quello che succede nel resto del mondo. L’epidemia si sta estendendo ad altri Paesi, c‘è stato il primo morto in USA e questo secondo me dal punto di vista psicologico è una notizia che tenderà ad ingigantire ulteriormente l’impatto sui mercati finanziari. Domani i mercati riaprono e purtroppo temo che ci sia un’altra caduta delle quotazioni azionarie. Vedremo, è molto importante capire cosa fanno i tassi d’interesse, lo spread“.

“Il coronavirus è una cosa seria per l’economia – ha continuato il direttore dell’Osservatorio dei Conti pubblici – era già seria quando aveva colpito soltanto la Cina, perché la Cina è un’economia che oggi rappresenta il 20% dell’economia mondiale. Quando c’è stato il caso della SARS nel 2003 la Cina contava meno del 10%, le sue dimensioni sono più che raddoppiate. L’impatto era quindi già forte quando la cosa è partita, anche se era limitata alla Cina, adesso che si è estesa al resto del mondo, tra cui il nostro Paese, ovviamente l’effetto è molto più forte. Il Fondo Monetario è uscito con una previsione di revisione verso il basso della crescita del -0,1%, purtroppo questo dato è superato da parecchio tempo”.

Mentre sulle previsioni dell’economista Nouriel Roubini, che ha paventato una recessione globale, Cottarelli ha dovuto ammettere che si tratta di una possibilità:

Roubini è sempre pessimista però la recessione globale è una possibilità. La cosa cruciale è vedere come dall’economia reale questa cosa si trasmette ai mercati finanziari che sono molto influenzati dai fattori psicologici. È quello che è avvenuto già nel 2008-2009: quando questo avviene le quotazioni azionarie cominciano a scendere molto rapidamente e i tassi d’interesse – il famoso spread – in alcuni Paesi cominciano ad aumentare. Spesso le epidemie hanno effetti economici molto forti ma di breve periodo, quando finisce l’emergenza epidemica l’economia si riprende molto rapidamente. Se questo si innesca su una situazione finanziaria già traballante, lo shock poi permane nel tempo“.

I punti salienti del decreto Dpcm

Tornando al decreto Dpcm, sono state varate misure a seconda dell’area geografica interessata dalla diffusione del coronavirus (per ulteriori dettagli si rimanda al comunicato pubblicato sul sito del governo, in riferimento al Coronavirus, e alla firma apposta al Dpcm 1 marzo 2020)

Misure applicabili nei comuni della “zona rossa” (Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’)

Per tali comuni si stabilisce quanto segue:

  • il divieto di accesso o di allontanamento dal territorio comunale;
  • la sospensione di manifestazioni, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso;
  • la chiusura dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché delle istituzioni di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, ferma la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;
  • la sospensione di viaggi di istruzione in Italia o all’estero fino al 15 marzo;
  • la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
  • la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;
  • la sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private, indette e in corso negli stessi comuni;
  • la chiusura di tutte le attività commerciali, ad esclusione di quelle di pubblica utilità, dei servizi pubblici essenziali e degli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità, nelle modalità e nei limiti indicati dal prefetto;
  • l’obbligo di accedere ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità indossando dispositivi di protezione individuale o adottando particolari misure di cautela individuate dall’azienda sanitaria competente;
  • la sospensione dei servizi di trasporto di merci e di persone, anche non di linea, con esclusione del trasporto di beni di prima necessità e deperibili e fatte salve le eventuali deroghe previste dai prefetti;
  • la sospensione delle attività lavorative per le imprese, ad esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità, ivi compresa l’attività veterinaria, nonché di quelle che possono essere svolte in modalità domiciliare o a distanza;
  • la sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, nel comune o nell’area interessata, anche ove le stesse si svolgano al di fuori dell’area.

Il decreto Dpcm fa una distinzione precisa tra le misure da adottare a livello comunale, provinciale, regionale e anche nazionale.

In generale, riguardo alle misure applicabili nella regione Lombardia e nella provincia di Piacenza, si legge che “in tali territori si applica altresì la misura della sospensione delle attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei “livelli essenziali di assistenza”), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”

Riguardo alle misure che si applicano sull’intero territorio nazionale si stabilisce con il Dpcm:

  • la possibilità che la modalità di ‘lavoro agile’ sia applicata, per la durata dello stato di emergenza, dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, anche in assenza degli accordi individuali previsti;
  • la sospensione fino al 15 marzo dei viaggi d’istruzione, delle iniziative di scambio o gemellaggio, delle visite guidate e delle uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, con la previsione del diritto di recesso dai contratti già stipulati;
  • l’obbligo, fino al 15 marzo, della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva;
  • la possibilità, per i dirigenti scolastici delle scuole nelle quali l’attività didattica sia stata sospesa per l’emergenza sanitaria, di attivare, sentito il collegio dei docenti e per la durata della sospensione, modalità di didattica a distanza avuto anche riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità;
  • lo svolgimento a distanza, ove possibile e avuto particolare riguardo alle specifiche esigenze degli studenti con disabilità, delle attività didattiche o curriculari nelle Università e nelle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica nelle quali non è consentita la partecipazione degli studenti alle stesse, per le esigenze connesse all’emergenza sanitaria;
  • la proroga dei termini previsti per il sostenimento dell’esame di guida in favore dei candidati che non hanno potuto effettuarlo a causa dell’emergenza sanitaria;
  • l’idoneo supporto delle articolazioni territoriali del Servizio sanitario nazionale al Ministero della giustizia, anche mediante adeguati presidi, al fine di garantire i nuovi ingressi negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni.