Notizie Notizie Italia Consob, Mario Nava sotto assedio: governo M5S-Lega chiede verifica incompatibilità

Consob, Mario Nava sotto assedio: governo M5S-Lega chiede verifica incompatibilità

2 Agosto 2018 08:41

Era da mesi che la nomina di Mario Nava allo scranno più alto della Consob aveva sollevato dubbi, soprattutto tra gli esponenti del M5S. Ora il governo prepara la mossa frontale, chiedendo indicazioni alla Consob “sullo stato dell’iter interno di verifica della eventuale incompatibilità del presidente dell’Autorità” Nava.  Ovvero?

Già lo scorso 18 luglio il governo M5S-Lega era tornato sulla questione, affermando come la presidenza di Nava alla Consob fosse incompatibile con l’attività di vigilanza.

Ancora prima, in una nota dello scorso 12 aprile, il senatore del M5S Vito Crimi, presidente della commissione speciale del Senato, aveva scritto che, sebbene la notizia della nomina di Nava apparisse “già un gran passo avanti rispetto agli anni bui del paracadutato Giuseppe Vegas“, tuttavia anche in questo caso si presentasse “l’ombra di una possibile incompatibilità”.

Il riferimento di Crimi era al “delicato ruolo che (Nava) ha ricoperto presso il servizio di regolamentazione bancaria della Commissione Ue, il Fisma” e al distacco che il funzionario ha ottenuto da Bruxelles.

Il distacco vale soltanto tre anni – scriveva Crimi – mentre l’incarico in Consob ne dura sette. Allora, che si fa al termine dei tre anni? Si torna a discutere se rinnovare il distacco o mettere Nava in aspettativa? Secondo il M5s – conclude Crimi – bisognerebbe agire per rendere davvero indipendente e operativo un organismo di vigilanza e regolazione finanziaria così importante”.

Ieri, la ‘bomba’ Fraccaro, che ha reso noto che “il governo – si legge in una nota che viene riportata dall’agenzia di stampa Radiocor – nel pieno rispetto dell’autonomia e dell’indipendenza della Consob, attende di conoscere le definitive determinazioni del suddetto Collegio, riservandosi di valutarle alla luce del vigente quadro normativo”.  Di fatto, “il Segretario generale della Presidenza del Consiglio, d’ordine del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha chiesto alla Consob se il procedimento di verifica delle incompatibilità dei componenti di detta Autorità sia stato formalmente esitato, formulando, altresì, richiesta di trasmissione di copia dei relativi atti”.

Il ministro dei rapporti con il Parlamento Fraccaro ha fatto notare che “al momento non risulta ancora pervenuto un riscontro dalla Consob alla predetta richiesta”.

Anche Andrea Greco ha affrontato il caso Nava, ricordando su La Repubblica nelle ultime ore come lo scorso 16 luglio, nel corso di un’audizione, lo stesso commissario della Consob Giuseppe Maria Berruti, “in un clima politico ben diverso da quello che il 22 dicembre vide il governo Gentiloni designare il funzionario comunitario a successore di Giuseppe Vegas”, avesse rinnovato “i dubbi sulla sua indipendenza sostanziale, e sullo status di dipendente comunitario che lo renderebbe immune dalla giustizia italiana e tenuto a informare l’ Ue sui dossier riservati”.

Sempre Greco su La Repubblica:

L’ articolo 1 della legge istitutiva Consob è categorico: « Presidente e membri della Commissione non possono esercitare, a pena di decadenza dall’ ufficio, alcuna attività professionale (…). Per tutta la durata del mandato i dipendenti statali sono collocati fuori ruolo e i dipendenti di enti pubblici sono collocati d’ ufficio in aspettativa » . Il “distacco” non è contemplato, anche se per Nava lo propose ai tempi lo stesso governo Gentiloni, in modo da non privare il Paese di uno dei pochi italiani quotati a Bruxelles al termine del suo mandato. Non andando in aspettativa, Nava ha comunque ha preservato gli scatti di carriera, un trattamento fiscale agevolato sul compenso di 240mila euro e la possibilità di avanzamenti di carriera e nomine a Bruxelles”.