Commodity della settimana: alluminio, sprint su scenario macro favorevole ma occhio alla volatilità
Metalli ancora in crescita con l’alluminio a prendersi la scena, il cui future quotato al Comex ha visto una crescita del 13% dai minimi di fine luglio confermando la presenza grafica di un Cup & Handle, pattern a matrice rialzista. Rally nei prezzi sostenuto principalmente da fattori di matrice macroeconomica, distribuiti in particolare sul fronte americano in tema di politica monetaria della Fed, delle prossime elezioni presidenziali e debolezza del dollaro, e sul fronte cinese, la cui domanda interna sta dando segnali di inversione del trend ad oggi fortemente influenzato dalla crisi immobiliare.
Il contesto macroeconomico del mercato dell’alluminio
Mercato dell’alluminio ancora caratterizzato da elevata volatilità ma con un outlook comunque positivo. Continua a pesare tuttavia l’incertezza sulla domanda derivante dal mercato interno cinese nonostante il recente rimbalzo che ne ha stimolato la crescita nei prezzi. Nel medio termine, ad ogni modo, la domanda dovrebbe registrarsi in aumento grazie alle pressioni derivanti da un mercato che richiede una sempre maggior sensibilità all’impiego di strumenti sostenibili e di cui l’alluminio risulta essere uno degli elementi cardine. In tal senso, la principale sfida per le imprese cinesi, ad oggi primi produttori mondiale, sarà quella di riuscire a sostenere la crescita dei costi di produzione per ridurre le emissioni di carbonio e rafforzare così il vantaggio competitivo e confermarsi leader di mercato globale. Si tratta di un aspetto cruciale per il prossimo futuro in quanto su questo fronte si gioca anche la partita legata all’offerta che, se non si dimostra in grado di tenere il passo dei tempi, potrebbe causare una nuova impennata nei prezzi.
Altro scenario di riguardo deriva dall’ormai imminente taglio dei tassi da parte della Fed, il quale potrebbe avere dei risvolti particolarmente significativi sul mercato delle commodity. Un taglio dei tassi potrebbe infatti indebolire il dollaro statunitense, valuta di scambio per la maggior parte delle materie prime, rendendo i sottostanti più appetibili per gli operatori in valuta estera. Il riscontro macroeconomico potrebbe portare ad un incremento della domanda sostenendo così i prezzi anche nel breve termine. A tale scenario si aggiunge anche la volatilità implicita che aumenterà all’avvicinarsi delle elezioni presidenziali americane con possibili scenari contrastanti in entrambe le direzioni. Gli investitori dovranno pertanto navigare a vista in questo mare complesso, ma che con le premesse attuali punta, almeno per il momento, in direzione nord.
Outlook grafico sul future dell’alluminio
Balzo importante per il future dell’alluminio quotato al Comex, il quale si riaffaccia in area $ 2.415 per tonnellata dopo aver toccato i minimi relativi da marzo 2024 durante il mese di agosto. Una performance nel complesso positiva che registra un +5,7% da inizio anno nonostante l’andamento del prezzo sia stato caratterizzato da molti alti e bassi. Sono ancora distanti i livelli di massimo relativo toccati a fine maggio, dai quali il prezzo risulta in correzione del -11% circa.
Sul grafico (con timeframe settimanale) giungono tuttavia importanti segnali che lasciano ben sperare coloro che si sono mossi in ottica rialzista nel breve periodo. Dopo un primo tentativo di rottura della trendline (in blu) di lungo periodo, ma il cui test è stato rapidamente respinto, le correnti in acquisto hanno sostenuto i prezzi nel recente rally di mercato che dai minimi di fine luglio riporta un +13%. Questo ha permesso di sostenere la rottura della trendline negativa (in bianco) di breve periodo ed ottenere la conferma al di sopra della principale resistenza dinamica (in giallo) oltre l’area di prezzo $ 2.332,50.
Il movimento di prezzo generato da questo sussulto di mercato ha inoltre consentito di ottenere una prima conferma anche della presenza del pattern rialzista Cup & Handle in reazione al precedente doppio massimo che ne ha costituito il cosiddetto “manico”. Questo pattern grafico, la cui configurazione era stata anticipata nell’articolo del 25 luglio, proietta il prezzo su livelli decisamente superiori, con target complessivo in area $ 3.350,25, coerentemente con il contesto macroeconomico in formazione. In uno scenario di questo tipo è importante non adagiarsi ai trigger già confermati, quanto piuttosto fare attenzione ad eventuali invalidazioni qualora vengano rotti al ribasso supporti chiave a causa dell’elevata volatilità che caratterizza questo asset, tutelandosi attraverso l’opportuno utilizzo di stop loss e ad altri strumenti di risk management.
Nel breve termine la forza segnalata con il recente rally sembra fare da padrone, confermata anche dal grafico dell’oscillatore RSI a 14 periodi, sul quale si segnala la rottura della resistenza dinamica (in verde) in concomitanza della rottura sul grafico dei prezzi della conferma del pattern. Una spinta ulteriore potrebbe registrarsi qualora sull’oscillatore avvenga anche la rottura della resistenza statica (in viola), momentaneamente solo approcciata nelle vicinanze. Anche in questo caso solamente il mercato svelerà le prossime destinazioni di prezzo, ma è importante fare tesoro di quanto offerto dal grafico e dagli strumenti a disposizione.