I colossi di Wall Street si preparano al crollo dell’euro? Le Borse Ue snobbano le indiscrezioni. Spread in calo
Le roboanti indiscrezioni riportate dal Financial Times non sembrano scalfire il rimbalzo dei mercati azionari, con Milano e Madrid che registrano ancora le migliori performance tra le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra un progresso dell’1,30% sopra 14.500 punti, mentre a Madrid l’Ibex 35 guadagna il 2% a quota 7.190. Positive anche Francoforte (+0,70%), Parigi (+0,80%) e Londra (+0,40%). Sul secondario lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si raffredda ulteriormente e si attesta sotto i 450 punti base.
Qualche dubbio sulla partenza di questa mattina era sorto proprio dopo le indiscrezioni riportate dal Financial Times. Il quotidiano della City ha fatto sapere che i colossi bancari di Wall Street si starebbero preparando al crollo dell’euro. La manovra delle big banks americane sarebbe quella di acquistare i Credit default swaps (Cds) per assicurarsi e proteggersi dal rischio Paese. Oltre ovviamente a ridurre la loro esposizione verso quei Paesi considerati troppo rischiosi.
Il Financial Times fa i nomi di Goldman Sachs, Morgan Stanley, Citigroup, Bank of America e JP Morgan che nell’ultimo avrebbe ridotto la loro esposizione, anche se non in maniera drastica, verso Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Irlanda. Secondo il quotidiano tedesco Handseblatt, alcune delle principali banche internazionali avrebbero aumentato nel loro portafoglio la percentuale di obbligazioni italiane accompagnate dai Cds. Una percentuale che, detta del quotidiano, sarebbe salita al 61% dal 52% per JP Morgan e al 90% dal 69% per Ubs.