Notizie Notizie Mondo Clima, countdown per la COP26: molto da temere, ma anche qualche motivo per sperare e perfino entusiasmarsi

Clima, countdown per la COP26: molto da temere, ma anche qualche motivo per sperare e perfino entusiasmarsi

13 Settembre 2021 17:24

Mentre si avvicina il vertice dei leader mondiali per la COP26 (UN Climate Change Conference), l’economia globale sembra aver ripreso a correre. Il cambiamento climatico pone subito nuove sfide sullo sfondo e l’incontro del 31 ottobre a Glasgow sarà il momento giusto per fare un po’ il punto della situazione. C’è molto da temere, ma c’è anche motivo di sperare e perfino di entusiasmarsi. Il tema è stato approfondito da un report dettagliato a cura di Legal & General Investment Management.

Il pericolo inazione

La prima riflessione è rivolta all’inazione. Tutte le più recenti ricerche sulla crisi climatica in atto convergono su un punto: l’inazione non è più un’opzione per istituzioni, aziende e investitori. Questo è dunque il momento di agire, e farlo subito, per ridurre i rischi di dover subire eventi climatici dagli effetti devastanti.

I fattori chiave

Sono tre i fattori chiave che si possono evidenziare principalmente in questa fase: si assiste a uno stimolo fiscale green ancora deludente nelle principali aree, i gestori possono generare rendimenti sostenibili per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico, c’è un gran bisogno di investimenti in tecnologia green per accelerare la decarbonizzazione del pianeta.

Il punto di svolta ESG

Sono elementi su cui si devono concentrare le scelte strategiche dei politici, mentre si avvicinano sempre più al meeting della COP26. I mercati finanziari stanno raggiungendo un punto di svolta sull’ESG. Considerando l’andatura irregolare sui fattori che influenzano i prezzi dei prodotti green, emergono dei grossi vantaggi per gli investitori capaci di avere una visione più chiara sul futuro delle aziende, dei settori e dei mercati.

La view di lungo termine

Insomma, la sostenibilità continua a essere uno dei trend d’investimento più potenti sul lungo periodo. L’esperienza del Covid-19 ha rafforzato la sensibilità di tutti gli attori in campo, dai gestori ai clienti, rispetto alla necessità di agire tempestivamente per andare a contrastare al meglio le minacce incombenti. E questo contribuirà sempre più alla diffusione dell’ondata green, in primis grazie all’impulso degli investitori che vogliono giocare un ruolo attivo nella lotta al cambiamento climatico.