Citigroup: accordo da 7 miliardi di dollari con autorità Usa, forte impatto su utili trimestrali
Citigroup ha annunciato di aver raggiunto un accordo con le autorità statunitensi in relazione alle frodi sui titoli legati ai mutui prima dello scoppio della crisi finanziaria. Il colosso bancario a stelle e strisce pagherà complessivamente 7 miliardi di dollari per chiudere potenziali accuse civili da parte del dipartimento di Giustizia, di varie procure generali e della Federal Deposit Insurance Corporation, l’agenzia che garantisce i depositi negli Stati Uniti. Citigroup, nel dettaglio, pagherà 4,5 miliardi di dollari in contante (4 miliardi al dipartimento di Giustizia e 500 milioni alle altre autorità coinvolte) e 2,5 miliardi di dollari in rimborsi ai clienti. L’accordo provocherà oneri straordinari per circa 3,8 miliardi di dollari al lordo delle tasse nel secondo trimestre.
Secondo trimestre che si è chiuso per l’istituto di credito con un utile netto crollato del 96% a 181 milioni di dollari (3 centesimi per azione) rispetto ai 4,2 miliardi (1,34 dollari per azione) registrati nello stesso periodo dell’anno scorso in scia ai già citati 3,8 miliardi di oneri straordinari. Escludendo queste poste straordinarie, l’utile netto adjusted si è attestato a 3,93 miliardi di dollari. L’utile per azione adjusted è stato pari a 1,24 dollari, superiore alle attese degli analisti ferme a 1,05 dollari. In calo i ricavi a 19,3 miliardi di dollari contro i 20,5 miliardi di dodici mesi fa.
“Nonostante il significativo impatto dell’intesa raggiunta oggi sull’utile netto, la nostra posizione del capitale si è rafforzata con una stima del Tier 1 Common ratio secondo Basilea III al 10,6%”, ha commentato Michael Corbat, Chief Executive Officer di Citi.