Notizie Notizie Mondo Cipro: il prelievo forzoso è uno choc, Parlamento fa slittare voto. Morgan Stanley vede rischio contagio

Cipro: il prelievo forzoso è uno choc, Parlamento fa slittare voto. Morgan Stanley vede rischio contagio

18 Marzo 2013 11:42

Il piano di salvataggio choc di Cipro è stato un fulmine a ciel sereno per i mercati e per gli analisti finanziari. Per ricevere 10 miliardi dal fondo ESM è stato infatti raggiunto l’accordo per un prelievo forzoso sui depositi bancari (6,75% fino a 100 mila euro e 9,9% oltre i 100 mila euro) e, contemporaneamente, la Banca centrale cipriota ha bloccato tutti i trasferimenti di denaro e i pagamenti. La tassa dovrebbe garantire un gettito complessivo di circa 5,8 miliardi di euro.
 
Qualcosa però potrebbe cambiare. Il parlamento dell’isola ha rinviato la votazione sulla proposta del prelievo forzoso sui conti correnti, inizialmente prevista per oggi pomeriggio. Il prelievo sui depositi ha scatenato un coro di no tra i parlamentari ciprioti, che ora dovranno trovare un accordo definitivo per l’approvazione del piano di salvataggio. Inoltre, secondo quanto riportato dalle principali agenzie di stampa, la Ue e il governo di Nicosia starebbero negoziando per modificare la norma sul prelievo forzoso.

Secondo Moody’s, i termini dell’accordo su Cipro potrebbero avere implicazioni negative per i rating delle banche in tutta Europa. A detta dell’agenzia Usa, se da un lato aumenta il rischio di fuga dai depositi su sistemi bancari periferici, dall’altro l’accordo riflette il desiderio dei politici della zona euro di evitare insolvenze sovrane oltre la Grecia ed è coerente con le dichiarazioni degli ultimi mesi circa l’unicità del caso greco. Moody’s rimarca inoltre che i rischi di contagio sono limitati alla luce del fatto che i problemi del sistema bancario cipriota sono chiaramente limitati a Cipro.

Morgan Stanley ha un’idea diversa. Per gli analisti della banca statunitense, il prelievo sui depositi ha rotto un altro tabù e aumenta i timori di un errore politico che potrebbe causare un rischio di contagio per i Paesi periferici. Il broker prevede infatti un’incertezza elevata tra i correntisti dei diversi Paesi del Vecchio Continente.