Notizie Notizie Mondo Chrysler nel mirino dei fondi

Chrysler nel mirino dei fondi

5 Aprile 2007 07:12

Si cominciano a preparare le carte del divorzio in casa Chrysler. E anche nel futuro della casa automobilistica statunitense, rispecchiando una tendenza in voga in questo momento, tra i pretendenti troviamo, dunque, i fondi piglia tutto.
A nove anni di distanza dalla maxifusione tra Daimler e Chrysler è stato l’amministratore delegato del gruppo tedesco, Dieter Zetsche, a confermare la fine del matrimonio tra le due big del mondo delle quattroruote. “Stiamo parlando con alcuni dei potenziali partner che hanno dimostrato interesse”, ha dichiarato il manager, senza aggiungere alcun dettaglio sui possibili pretendenti, a margine dell’assemblea soci che si è tenuta ieri a Stoccarda


Confermata, dunque, la cessione della divisione americana del gruppo automobilistico è cominciato il toto nomi. Secondo quanto riportato dal Detroit News, sarebbero tre le offerte già state ufficializzate per mettere le mani sulla filiale a stelle strisce della casa automobilistica teutonica. Blackstone, Cerberus Capital Management e Magna International sarebbero questi i nomi dei possibili soggetti interessati all’acquisto e che hanno dalla loro il merito di aver proposto un prezzo definito come “adeguato”. Intanto, sempre stando a quanto riportato da Detroit News DaimlerChrysler avrebbe in mente come termine massimo la fine di questo mese per avviare il negoziato.


Tra i tre, Magna Steyr, uno dei più importanti assemblatori di autoveicoli, è considerato il candidato ideale. Un candidato perfetto perché ha già una rete di legami ben saldi con la società tedesca. Infatti, nello stabilimento Magna Steyr a Graz in Austria è stata assemblata la DaimlerChrysler 300C Sedan e Touring e modelli Jeep Grand Cherokee, Chrysler Voyager / Grand Voyager oltre che ad alcune Mercedes. Un legame di vecchia data e già consolidato, dunque, tra Chrysler e Magna Steyr che hanno sborsato negli ultimi anni più di 30,7 milioni di euro per realizzare le attrezzature e gli impianti necessari alla produzione delle vetture. Per Magna Steyr potrebbe essere una grande occasione per fare un vero e proprio salto, assumendo un ruolo di prestigio nel mondo delle quattro ruote: da assemblatore a costruttore.