Chiusura Borsa Italiana: banche e Telecom regine di giornata, Unicredit allunga striscia positiva a 12
Piazza Affari prosegue da dove si era fermata venerdì scorso con l’ennesima seduta al rialzo. Il Ftse Mib ha chiuso a +0,22% a 20.231 punti dando così seguito al boom delle ultime settimane. Nelle precedenti 5 sedute il progresso era stato di quasi l’11% con in evidenza soprattutto industriali e banche. Da inizio mese è percorso netto con 6 rialzi su sei sedute.
Anche oggi sui mercati a prevalere sono le speranze di un pronto rimbalzo dell’economia a livello globale. Dopo il boom di occupati negli Usa a maggio, nei prossimi giorni i riflettori saranno rivolti sul meeting Fed, che dovrebbe confermare l’approccio ultra-espansivo.
OK Bce a OPS Intesa su UBI sostiene il settore bancario
Anche oggi sul parterre milanese grandi protagoniste sono state le banche e i finanziari in generale. Intesa Sanpaolo (+1,73% a 1,80 euro) si giova del via libera preliminare della Bce all’acquisto di UBI Banca. Venerdì la Banca Centrale Europea ha dato l’autorizzazione preventiva all’acquisizione diretta di una partecipazione di controllo – pari almeno al 50% del capitale più un’azione – in UBI Banca, nonché per l’acquisizione indiretta di una partecipazione di controllo in IW Bank. L’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria, annunciata lo scorso febbraio, ha ad oggetto massime 1.144.285.146 azioni ordinarie di UBI Banca.
Ancora meglio tra le banche hanno fatto Bper (+4,85%) che porta a +25% il saldo da inizio mese e Unicredit (+3,92%) che allunga a dodici la striscia di rialzi consecutivi.
“L’impegno della Bce a comprare massicciamente Btp ha portato stabilità sul settore bancario – rimarca Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia, intervistato da FinanzaOnline – in aggiunta c’è il consolidamento del comparto e quindi ritengo che ci sia spazio ancora perché la risalita continui”. View positiva anche sullo spread Btp-Bund. “Dall’annuncio del Recovery Fund, con l’attuale proposta molto favorevole per l’Italia, a cui si sono aggiunte le nuove misure della Bce, lo spread è sceso molto e il calo dei tassi di interesse dei Btp è un vantaggio per l’Italia in primo luogo, perchè si riduce di molto la spesa per interessi, ma allo stesso tempo per le banche che hanno in portafoglio molti titoli di Stati domestici”.
Bene Azimut e Telecom
Non solo le banche hanno festeggiato oggi. In volata oggi Azimut che ha chiuso a +2,4% a 17,3 euro. Il gruppo di asset management ha rafforzato la sua presenza nel venture capital e amplia l’offerta dedicata agli investimenti alternativi lanciando il fondo Azimut Digitech Fund dedicato all’investimento in startup software business-to-business (B2B). Il nuovo prodotto di investimento è realizzato in partnership con Gellify Group, piattaforma di innovazione che connette le startup B2B ad alto contenuto tecnologico con le aziende tradizionali.
Tra i segni più anche i titoli oil: Saipem (+1,9%) ed Eni (+1,66%) a seguito dell’accordo Opec+ per prolungare i tagli produttivi.
Infine, giornata di forti rialzi per Telecom Italia (+2,71% a 0,371 euro) che torna a cavalcare le attese sulla rete unica. Le ultime indiscrezioni riportate da Affari & Finanza vedono CdP come il promotore chiave della fusione tra le reti fisse di TIM e Open Fiber, viste le sue partecipazioni del 10% in Telecom e del 50% in Open Fiber. “Stando all’articolo – scrivono gli analisti di Banca IMI – l’accordo potrebbe essere finalizzato entro la fine del 2020. L’entità risultante dalla fusione potrebbe essere controllata dal CdP, in modo che vengano garantiti la neutralità del network e il controllo in mani italiane. Tra gli operatori telecom che userebbero la rete, oltre a TIM, Vodafone, Fastweb e Wind3, l’articolo menziona Sky a partire dal prossimo 16 giugno e Iliad da settembre. Secondo le fonti, CdP nominerebbe il nuovo cda di TIM nel 2021, dopo aver raggiunto un “compromesso” con Vivendi. La stessa fonte ricorda che il mandato del ceo di CdP Palermo scadrà nel 2021.
Inciampano Diasorin e Nexi
Non sono mancati i segni meno con Diasorin (-3,85%) che vede confermarsi le vendite delle ultime sedute sul titolo che è stato il più gettonato a Piazza Affari nei mesi di lockdown. Male anche Nexi (-2,36%), secondo miglior titolo Ytd, che non ha sfruttato l’assist del ceo di Mastercard Italia, Michele Centemero, che riporta come nelle ultime settimane, a causa del Covid-19, si sia verificato un significativo aumento delle transazioni contactless e che nella GDO la quota di pagamenti digitali sia salita del 20%.