Notizie Notizie Mondo Cathie Wood avverte: “Trump gioca col fuoco, deve negoziare”

Cathie Wood avverte: “Trump gioca col fuoco, deve negoziare”

8 Aprile 2025 16:26

Mentre sui mercati la tensione resta alta con i timori di un’escalation commerciale, sono molti i big di Wall Street che criticano la politica commerciale targata Trump. Dall’annuncio del “Liberation day” del 2 aprile, con i mercati azionari che sono stati letteralmente travolti dalle vendite, ha iniziato a dominare una vera e propria avversione al rischio tra gli investitori che si sono ritrovati di fronte la prospettiva di una recessione globale. Uno scenario analizzato anche Cathie Wood di Ark Invest che ha bollato come “un azzardo” i dazi di Donald Trump che a suo avvisto “sta giocando con il fuoco”.

Secondo la view dell’investitrice, “un’eventuale frenata della crescita USA costituirebbe la fase finale della recessione ‘a ondate’ che ha caratterizzato gli ultimi anni, creando le condizioni per una ripartenza” e “il prossimo rally azionario potrebbe vedere la fine della concentrazione in pochi nomi tech, con un mercato rialzista più esteso e sano“.

Fase di forte turbolenza per i mercati con questione dazi: la view di Cathie Wood

Nella sua view sui mercati Cathie Wood ammette che i mercati stanno attraversando un periodo di forte turbolenza a causa della questione dei dazi, e nel complesso la situazione appare piuttosto caotica. “Sappiamo che Trump vuole assicurarsi di essere ricordato come uno dei più grandi presidenti della storia americana: se questo è il suo obiettivo, è improbabile che lo raggiunga spingendo contemporaneamente l’economia in una recessione e il mercato azionario in una fase ribassista, cosa che sembra sempre più vicina ad avvenire”, segnala la Wood. “Certo, a volte generare caos può essere funzionale alla conclusione di accordi e al raggiungimento di esiti favorevoli, aggiunge, ma a nostro parere – e i mercati sembrano concordare – il presidente americano sta giocando con il fuoco. Le ritorsioni della Cina confermano questa preoccupazione”.

Trump ha dichiarato che lui e la sua squadra sono già in trattativa con molti Paesi. A ogni annuncio di nuovi dazi, inoltre, seguono dichiarazioni ottimistiche sull’arrivo di un periodo di prosperità economica e di mercati dalle performance straordinarie. “Tuttavia, a meno che i negoziati non inizino a dare risultati e le tensioni sui dazi si allentino, queste parole potrebbero presto suonare vuote – sottolinea la Wood -. Speriamo di essere vicini a un punto critico in cui i negoziati possano finalmente prendere forza e diventare più produttivi di quanto abbiamo visto di recente”.

Recessione in arrivo?

Una delle parole che circola maggiormente in questo periodo, insieme a dazi e incertezza, è recessione.  Un timore che attanaglia gli investitori, una prospettiva che ha mandato in tilt in mercati nelle sedute post 2 aprile. Su questo tema Cathie Wood spiega: “Se dovessimo assistere a due trimestri consecutivi di crescita negativa, come sembra più probabile ora, molti investitori potrebbero temere che questo rappresenti l’inizio di una recessione – e le recessioni tendono a durare a lungo. A nostro avviso, questo segnerebbe in realtà la fine della recessione “a ondate” (rolling) avvenuta negli ultimi anni, in cui la crescita del Pil è stata sostenuta soprattutto dai consumatori più abbienti e dalla spesa pubblica, due forze che in questo momento stanno cambiando rotta”.

Secondo l’analisi dell’investitrice, questo porterà alla fine della recessione rolling, con una ripartenza da zero che potrebbe portare a una forte ripresa ed espansione trainata dalla produttività, con le tecnologie su cui basiamo le nostre strategie di ricerca e investimento – come la robotica e l’intelligenza artificiale – che stanno ora entrando in una fase decisiva.

Perchè da questa fase può nascere rally più sano

“In tempi recenti, la concentrazione in grandi nomi della tecnologia come Apple e Alphabet ha toccato livelli estremi, ma non crediamo che saranno queste aziende a guidare la prossima fase del mercato. Un mercato rialzista caratterizzato da pochi titoli dominanti non è né ideale né sostenibile. Se dopo questa fase la leadership si allargherà e un maggior numero di titoli inizierà a partecipare in modo significativo, potremmo trovarci finalmente di fronte a un mercato rialzista davvero sano.