Castagna (Banco BPM) furioso con la Consob: sbagliato riattivare short selling in Borsa, c’è ancora speculazione estrema
Banco BPM archivia una seduta difficile (-7,31%) con il titolo arrivato a perdere il 9% circa a 1,062 euro, tornando così a un soffio dai minimi storici di 1,0545 toccati nella seduta del 22 aprile. Da inizio anno il saldo di Banco BPM è di circa -46%, tra i peggiori di tutto il Ftse Mib.
Sulla debolezza in Borsa del titolo è intervenuto il ceo della banca, Giuseppe Castagna, in decisa polemica con quanto deciso dalla Consob, ossia di rimuovere il divieto allo short seling. “Il motivo per cui oggi i titoli bancari scendono è chiaro: hanno riaperto, purtroppo dico io, la possibilità di shortare”. Castagna, intervenuto in una diretta Instagram sull’account del Sole 24 Ore, critica la scelta della Consob ritenendo che “c’è ancora una speculazione estrema e quindi mi interrogo sulla necessità di aver fatto tutto ciò e oggi i nostri affezionati shortisti hanno ricominciato a lavorare”.
Lo short selling è di nuovo possibile a Piazza Affari proprio a partire da oggi dopo che la Consob ha deciso di anticipare la fine del divieto.
Il numero uno di Banco BPM ha anche preannunciato che l’aggiornamento del piano industriale avverrà probabilmente a fine anno quando ci sarà un livello di incertezza inferiore legato agli effetti della crisi Covid-19 che ha cambiato il contesto in maniera tale che è necessario rivedere alcune assunzioni strategiche. Tra le opzioni su cui Banco BPM sta ragionando c’è anche l’aumento del numero di chiusure di filiali. L’impianto di fondo del piano dovrebbe però rimanere lo stesso del piano predisposto a marzo.
Banco tra i più shortati, in prima posizione c’è però Maire
Dall’ultimo aggiornamento Consob sugli short, pubblicato poco fa, emerge che su Banco BPM le posizioni short aperte sono 3 per un totale del capitale shortato del 2,23%, la percentuale maggiore tra le banche davanti all’1,96% degli short su Bper. In generale il ttiolo più shortato risulta Maire Tecnomont con il 4,25% 3 posizioni short), seguito da Brembo con il 3,21% e Saipem con il 2,83% (4 posizioni short per entrambi).
La Consob ha motivato la rimozione del divieto allo short selling alla luce della progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato. “Dall’implementazione del divieto, la Consob ha osservato una progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato, a cui tuttavia si è associata una riduzione della liquidità”, si legge nella nota dell’autorità di regolamentazione dei mercati. La decisione è arrivata in consultazione con l’ESMA e con le autorità di Austria, Belgio, Francia, Grecia e Spagna.
Il 17 marzo scorso la Consob aveva annunciato la decisione di vietare l’assunzione di nuove posizioni nette corte e l’incremento delle posizioni nette corte esistenti per un periodo di 3 mesi alla luce delle incertezze legate all’impatto della pandemia sull’economia e la fatto che costituisse una seria minaccia alla fiducia degli investitori.
Rimane invece in vigore la decisione dell’ESMA che impone un obbligo di notifica delle nuove posizioni nette corte che raggiungono la soglia dello 0,1% del capitale sociale.