Corea del Sud: legge marziale revocata, intervento banca centrale e Yoon a rischio impeachment
Dopo la tumultuosa giornata di ieri sembra essere tornata la calma a Seoul. Le alte istituzioni della Corea del Sud provano a gettare acqua sul fuoco dopo che martedì sera il presidente Yoon Suk Yeol ha annunciato l’adozione della legge marziale nel paese per scongiurare una non meglio precisata emergenza legata a simpatizzanti dalla Corea del Nord. Si sono subito diffuse in tutto il mondo immagini preoccupanti: soldati che entravano in parlamento, carri armati ed elicotteri militari per le strade di Seoul.
Nel giro di poche ore tuttavia l’assemblea nazionale sudcoreana ha votato per revocare la legge marziale.
Questa mattina a Seoul, riporta Cnbc, la Banca Centrale di Corea ha tenuto una riunione di emergenza e ha fatto sapere che aumenterà la liquidità nel breve periodo e adotterà tutte le misure necessarie per stabilizzare i mercati.
I partiti dell’opposizione hanno chiesto formalmente di aprire una procedura di impeachment nei confronti di Yoon.
Lo shock per la prima legge marziale in Corea del Sud dal 1979
“Dichiaro lo stato di emergenza per proteggere l’ordine costituzionale basato sulla libertà ed eradicare i vergognosi gruppi anti-stato e pro-Nord Corea che rubano la libertà e la felicità della nostra gente”, ha detto ieri Yoon parlando ai suoi concittadini dalla rete televisiva di stato YTN. Tutto questo, ha aggiunto, proteggerebbe il paese “dalle minacce delle forze comuniste della Corea del Nord“.
“L’imposizione della legge marziale può causare inconvenienti significativi ai cittadini che rispettano la legge e mantengono i valori costituzionali della Repubblica di Corea”, ha riconosciuto Yoon, aggiungendo che avrebbe cercato di minimizzarli.
Alle parole di Yoon ha fatto immediatamente seguito la proclamazione del Generale Park Ahm-soo, dichiarando tra l’altro che “tutte le attività politiche saranno vietate” e “tutti i media e le pubblicazioni saranno soggetti al controllo del Comando della Legge Marziale”.
In Corea del Sud, paese che è in uno stato di guerra “congelata” con la Corea del Nord dal 1953, non veniva dichiarata una legge marziale dal 1979.
Nel giro di poco meno di tre ore, il Parlamento sudcoreano si è riunito e ha votato per far revocare la legge marziale, cosa che Yoon ha fatto questa mattina.
I mercati avvertono la scossa ma poi si riprendono
L’ETF iShares MSCI South Korea, indice che contiene oltre 90 aziende in Corea del Sud, ieri è arrivato a perdere fino al 7%, raggiungendo i minimi in quasi un anno, per poi riprendersi e chiudere in perdita dell’1,6% dopo la notizie che Yoon avrebbe ritirato la legge marziale in seguito al voto del parlamento, in cui una maggioranza di 190 parlamentari su 300 si è espressa contro la decisione del presidente.
Le azioni di società coreane scambiate sui mercati americani hanno chiuso in negativo ma in ripresa dai punti peggiori della giornata, in seguito all’arrivo delle notizie di stabilizzazione politica, mentre il dollaro era in rialzo dello 0,9% sul won sudcoreano.
La Banca di Corea corre ai ripari con iniezioni di liquidità
Questa mattina alle 9 locali il board della Banca di Corea (BOK) ha tenuto una riunione di emergenza. “Come annunciato in accordo con il governo forniremo sufficiente liquidità per un periodo limitato fino a quando i mercati finanziari e dei foreign exchange si stabilizzeranno“, ha dichiarato l’istituto, reiterando una promessa con toni simili fatta dal ministro delle finanze Choi Sang-mok.
La BOK ha anche detto di essere pronta a rendere disponibili una serie di strumenti, tra cui prestiti speciali per iniettare liquidità nel mercato. Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap l’istituto sarebbe pronto ad allocare fino a 10.000 miliardi di won (circa 7,07 miliardi di dollari) in un fondo speciale da utilizzare per la stabilizzazione del mercato.
“Dal nostro punto di vista l’impatto negativo per l’economia e il mercato finanziario potrebbe essere breve, dato che le incertezze sul clima politico ed economico potrebbero essere mitigate rapidamente da una risposta proattiva”, hanno scritto in una nota alcuni analisti di Citi.
Second Min Joo Kang, Senior Economist di ING Financial Services per l’area South Korea and Japan “l’impatto sull’economia dipenderà anche da come la situazione si evolverà da questo punto in poi”.
L’analista osserva che “questi eventi potrebbero avere un impatto sul rating del credito sovrano sudcoreano“, anche se la situazione “è molto fluida”. Ha anche ricordato che “dopo l’ultimo impeachment presidenziale, la fiducia dei consumatori e delle imprese ha subito un colpo significativo e l’attività economica ha rallentato”.
Min ha fatto riferimento a Park Geun-hye, che subì l’impechment nel 2017, legato ad uno scandalo per corruzione. La presidenza di Park fu salutata con favore perché fu la prima donna ad essere eletta in quel ruolo in Corea del Sud. Purtroppo fu anche la seconda presidenza a terminare con un impeachment nella storia del paese. Quella di Yoon sarà probabilmente la terza.