Caos Brexit: Da House of Fools a Film dell’Orrore. Rassegna stampa dell’umiliazione di May
La stampa britannica non perdona il Caos Brexit e, all’indomani dell’ennesima sconfitta di Theresa May a Westminster, nelle prime pagine dei quotidiani campeggia soprattutto la parola “umiliazione”. La seconda che la premier britannica ha incassato nella Camera dei Comuni del Regno Unito.
Il Guardian descrive la sconfitta della premier con un titolo tutto sommato moderato: “Altra enorme sconfitta per May. E mancano appena 16 giorni alla Brexit” (riferimento alla data di uscita effettiva, fissata al prossimo 29 marzo).
The Guardian front page, Wednesday 13 March 2019: Another huge defeat for May. And just 16 days until Brexit pic.twitter.com/fM1zuXRsA2
— The Guardian (@guardian) March 12, 2019
Più strillato il titolo che campeggia sulla prima pagina del Daily Mirror: “E’ caos rinvio Brexit”.
Tomorrow’s front page: Brexit delay mayhem #tomorrowspaperstoday https://t.co/9pDVQqfl93 pic.twitter.com/qcjZYOigx6
— Daily Mirror (@DailyMirror) March 12, 2019
Il Financial Times: ‘May perde il controllo della Brexit, con i parlamentari che rigettano l’accordo migliorato” (in riferimento a quelle garanzie vincolanti che la premier avrebbe ricevuto l’altroieri, nell’incontro con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, sulla durata non illimitata del backstop sul confine irlandese. Garanzie che non hanno convinto il procuratore generale Geoffrey Cox e che già prima del voto hanno condannato la premier a una nuova cocente sconfitta).
L’FT scrive, di conseguenza, che May “è a pezzi”.
Wednesday’s FINANCIAL TIMES: “May loses control of Brexit after MPs throw out revamped deal” #bbcpapers #tomorrowspaperstoday pic.twitter.com/dumKWzfqFE
— Allie Hodgkins-Brown (@AllieHBNews) March 12, 2019
Ma tra i titoli più creativi c’è sicuramente quello del Daily Mail, che riassume il caos Brexit in poche parole: The House of Fools, riferimento a famosa commedia britannica. E’ il lato ridicolo del caos Brexit che il quotidiano mette in evidenza, condannando Westminster:
“Hanno promesso di realizzare la Brexit che il popolo britannico ha votato, ed era a portata di mano. Ma la scorsa notte, i parlamentari sprezzanti hanno scelto piuttosto di far precipitare la nazione disperata nel caos”.
Wednesday’s Daily MAIL: “The House Of Fools” #bbcpapers #tomorrowspaperstoday pic.twitter.com/3R3mq96J6E
— Allie Hodgkins-Brown (@AllieHBNews) March 12, 2019
Il Times mette in prima pagina la foto di May in macchina, con il commento-gioco di parole: “Driven to despair”, ovvero “Portata alla disperazione”.
Wednesday’s TIMES: “Driven to despair” #bbcpapers #tomorrowspaperstoday pic.twitter.com/aWkg4rEkco
— Allie Hodgkins-Brown (@AllieHBNews) March 12, 2019
Un altro schiaffo arriva dal Sun che, prendendo spunto dalla voce strozzata della premier – non nuova a episodi di tosse più o meno nervosa o magari dovuta a cause semplicemente contingenti- scrive: “Croaky Horror Show”.
Tomorrow’s front page: Theresa May’s rejigged Brexit plan croaked after hardline Tory MP’s inflicted another devastating defeat. https://t.co/NSLxFZWNbH pic.twitter.com/0YDHTyak2Q
— The Sun (@TheSun) March 12, 2019
Il Daily Express mette in evidenza l’aspetto tragico della saga Brexit. “Quanto potrà sopportare ancora il Regno Unito?”. Il quotidiano, a favore della Brexit ancora prima del referendum del 2016, scrive:
“Sono passati quasi 1000 giorni da quando la nazione ha votato per lasciare l’Unione europea, May soffre un’altra sconfitta che sembra rendere certo il rinvio della Brexit e affossa le speranze di 17,4 milioni di persone”.
Here’s tomorrow’s @Daily_Express front page:
– How much more of this can Britain take? #TomorrowsPapersToday pic.twitter.com/Oj6Ou8nb38
— Daily Express (@Daily_Express) March 12, 2019
A 16 giorni dalla data ufficiale della Brexit, oggi la Camera dei Comuni sarà chiamata a deliberare sulla prospettiva di un no-deal Brexit, lo scenario peggiore che tutti temono.
Nel caso in cui i parlamentari dovessero votare sì all’uscita del Regno Unito dall’Ue senza che sia stato raggiunto un accordo (ratificato dal Parlamento), il governo sarà costretto ad agire per concretizzare l’esito del voto: il 29 marzo, tra meno di tre settimane, la Brexit ci sarà. E sarà una no-deal Brexit.
Se invece i parlamentari bocceranno l’opzione di un no-deal Brexit, allora ci sarà un’altra votazione, prevista per domani, sull’estensione dell’Articolo 50.