Campari compra Fratelli Averna, migliora il portafoglio prodotti e rafforza leadership nei bitter
Il controvalore totale dell’operazione (enterprise value), per il 100% del capitale sociale di Fratelli Averna, è pari a 103,75 milioni di euro, corrispondente a un multiplo di 9,2 volte l’Enterprise Value/Ebitda pro-forma nell’anno fiscale terminante il 31 dicembre 2013. Si tratta di un valore il 25% al di sotto del multiplo corrente cui scambia sul mercato Campari, prezzata 12,4 volte l’Ev/Ebitda.
Il controvalore totale dell’operazione è composto di un prezzo (equity value) di 98 milioni di euro e un debito finanziario netto pari a 5,75 milioni al 31 dicembre 2013. Il closing dell’operazione è previsto per il 3 giugno 2014 e il corrispettivo sarà pagato in contanti. A Piazza Affari il titolo Campari guadagna quasi lo 0,5% a 6,255 euro ad azione.
Oltre al celebre amaro il Gruppo Averna è proprietaria di un portafoglio di prodotti premium, tra cui Braulio, un amaro a base di erbe particolarmente diffuso nell’Italia del nord, Limoncetta, liquore dolce naturale ottenuto dalla scorza di limone, e Grappa Frattina, attraverso la quale il Gruppo Campari fa il suo ingresso nella categoria della grappa.
In termini di distribuzione geografica, l’Italia rappresenta circa il 65% del fatturato totale del business acquisito, mentre il 35% delle vendite internazionali è realizzato prevalentemente in Germania e Austria, con un peso dei due Paesi sulla componente internazionale del 60%.
“Con l’acquisizione di Gruppo Averna, continuiamo a migliorare il nostro portafoglio di prodotti premium e ci confermiamo Gruppo di riferimento per quanto riguarda l’offerta di liquori e amari italiani nel mondo – dichiara Bob Kunze-Concewitz, numero uno del gruppo Campari – Acquisiamo un portafoglio di marche contraddistinte da elevata qualità, profittabilità e forte generazione di cassa”. E aggiunge: “Questa acquisizione rappresenta per noi un’opportunità di fare leva sulla nostra struttura distributiva diretta nei mercati chiave dei brand acquisiti al fine di accelerarne la crescita in modo profittevole, in linea con la nostra strategia di crescita per acquisizioni”.
Nel breve termine non dovrebbero essere significativi i ritorni economici dell’acquisizione del gruppo siciliano. Pur potendo sfruttare la rete distributiva di Campari in America del Nord, l’incremento degli utili per azione della società capitanata da Bob Kunze-Concewitz dovrebbe attestarsi al 2% secondo gli analisti di Equita. Più ottimisti quelli di Banca IMI, con stime di crescita dell’Eps del 3-4%.
A livello borsistico, l’annuncio odierno potrebbe dare nuova vitalità al titolo. Azione che infatti dall’ottobre 2012 scambia in sostanziale lateralità. Nelle ultime settimane a pesare negativamente sui corsi di Campari era stato un warning sui margini lanciato a marzo. Pressione che anche grazie all’acquisizione di Amaro Averna potrebbe attenuarsi.