Notizie Notizie Mondo Caccia al prossimo bitcoin, tra gli investitori lievitano gli scambi su Cardano e IOTA

Caccia al prossimo bitcoin, tra gli investitori lievitano gli scambi su Cardano e IOTA

8 Marzo 2021 18:22

Dietro il bitcoin è ampia la platea delle criptovalute che riscuotono crescente interesse tra gli investitori. Guardando agli scambi sulla piattaforma italiana di eToro, a guadagnarsi la seconda piazza dietro al bitcoin è stato il Cardano (ADA), diventa la seconda cryptoasset più scambiata da inizio anno. Secondo i dati di eToro, gli investitori stanno aumentando la diversificazione delle loro esposizioni alla ricerca del “prossimo bitcoin”. In Italia, Cardano ha visto una crescita degli scambi effettuati sulla piattaforma eToro del 161% mese su mese (+157% a livello globale), spinta dalla forte performance di prezzo prima della “Mary hard fork”, in atto dal primo marzo.

Il Cardano nell’ultima settimana di febbraio ha toccato il nuovo massimo di sempre a $1,4536, con gli investitori che hanno apprezzato le notizie riguardo lo sviluppo dell’aggiornamento “Goguen”. Va ricordato che eToro è una delle poche piattaforme regolamentate su cui i clienti privati possono tenere Cardano, cosa che potrebbe spiegare almeno in parte la crescita di attività di trading sulla piattaforma nel mese di febbraio.

Un’altra cryptoasset in fermento in febbraio è stata IOTA (MIOTA) che ha visto una crescita degli scambi del 274% in Italia mese su mese (+265% a livello globale), che l’ha proiettata tra le prime cinque monete in termini di volumi su eToro. La spinta alla domanda è avvenuta per effetto delle dichiarazioni del suo cofondatore, Dominik Schiener, che ha annunciato l’ormai prossimo lancio del tanto atteso “digital assets framework”. L’aggiornamento “Chrysalis” al network della blockchain “internet delle cose” permetterà di scambiare sulla piattaforma senza ritardi, e in maniera più veloce e più efficiente.

La continua tendenza alla diversificazione nel mondo dei cryptoasset ha visto un’impennata della domanda da parte di clienti privati di Binance, con un incremento degli scambi a quattro cifre (+1066%) in Italia, rispetto a un aumento del 1047% a livello globale, sempre mese su mese. Attività più che raddoppiata sia su Tron che su Dash, rispettivamente in rialzo del 198% (+174% a livello globale) e del 132% (+125% a livello globale) rispetto a gennaio.

“Il mercato si sta evolvendo. Invece che restare focalizzati solo su Bitcoin e Ethereum, dove gli investitori possono solo detenere una frazione di una moneta, assistiamo ad una crescita della domanda di monete che quotano a un livello quale era quello di bitcoin e ethereum qualche anno fa – rimarca Simon Peters, esperto crypto di eToro  – . Gli investitori sono a caccia del “nuovo bitcoin”, nel senso che stanno investendo in token più a buon mercato come Cardano, IOTA e Tron, che trattano tutti intorno a un dollaro. Pensiamo che nell’anno in corso la caccia al nuovo bitcoin si intensificherà visto che il mercato si sta allargando e altre monete stanno guadagnando consenso”

Il Bitcoin continua a restare saldamente sul gradino più alto del podio di febbraio quale moneta più scambiata su eToro e questo nonostante un calo del 24% della domanda. Ha vissuto un mese di forte volatilità, toccando un picco di $58.142 prima di subire un ritracciamento, ampiamente previsto, fino a quota $43.000 e poi recuperare. Questa correzione del mercato è stata diffusa e ha interessato anche la domanda di ethereum. La crypto ha visto un calo del 12% degli scambi su eToro, toccando il minimo del mese a quota $1.300 prima di risalire.

Peters ha aggiunto: “Febbraio è stato un altro mese intenso per bitcoin ed ethereum. Entrambe le crypto hanno visto i propri prezzi volare dall’inizio dell’anno, ma mentre c’è stata volatilità, il fatto che vi sia una loro sempre maggiore accettazione continua a dare forza ad entrambi i cryptoasset. Con il crescere di casi reali di utilizzo delle crypto, non è più questione di “se”, ma di quando queste si diffonderanno nella vita di tutti i giorni. Ci attendiamo che la volatilità persista perché, come per tutti gli asset emergenti, il viaggio delle crypto è solo all’inizio”.