Il buyback azionario mette le ali a Bhp
Le azioni marchiate Bhp Billiton hanno già fatto il botto sull’Australian Stock Exchange nella sessione infrasettimanale, arrivando a guadagnare quasi il 6% e attestandosi a 28,24 dollari australiani e ora, dopo l’avvio con un balzo di oltre il 5%, regalano emozioni anche agli investitori britannici in questa giornata di mercoledì 7 febbraio. Da ricordare infatti che i titoli della società mineraria sono quotati sia a Sidney sia a Londra (del resto il gruppo è nato nel 2001 dalla fusione della società australiana Broken Hill Proprietary Company con la società inglese Billiton). In Inghilterra i titoli Bhp in tarda mattinata prendono un deciso 4,40%, stazionando a 1.029 pence, senza contare poi che da inizio anno hanno già messo in saccoccia guadagni che sfiorano il 10%.
A fare convergere l’attenzione della comunità finanziaria sulll’azione è la notizia del buyback di titoli superiore alle attese del mercato. A sorpresa nella giornata di mercoledì il gruppo minerario ha annunciato un buyback azionario da 10 miliardi di dollari, che si aggiunge così a quello già reso noto e pari a 3 miliardi. Il riacquisto di azioni avrà luogo nel corso dei prossimi 18 mesi e, come ha spiegato la stessa società, includerà sia operazioni off-market sia operazioni di mercato aperto. Il gruppo ha dichiarato di avere pianificato di spendere 17,5 miliardi di dollari per 29 progetti in tutto il mondo.
Non solo, ma Bhp ha anche recentemente comunicato di avere archiviato il semestre fiscale che si è chiuso nel mese di dicembre con un utile netto di 6,2 miliardi di dollari, in crescita dai 4,36 miliardi dell’analogo periodo dell’anno precedente, anche grazie ai record sui mercati delle materie prime effettuati dai prezzi delle commodity.
Tra le tante novità comunicate dal gruppo anglo-australiano c’è anche quella della dipartita dell’amministratore delegato, il quarantanovenne Charles Goodyear, che, dopo nove anni nella società (cinque come a.d.), ha annunciato che quest’anno andrà in pensione. Tra i potenziali successori si vocifera che ci possa essere Marius Kloppers, entrato nel gruppo dopo la fusione con Billiton, o Chris Lynch, responsabile della divisione “carbon steel materials”. (Notizia aggiornata alle ore 11.45)