Buffett, come applicare le sue strategie nei portafogli obbligazionari
Berkshire Hathaway di Warren Buffett è recentemente diventata la prima azienda non tecnologica di Wall Street a raggiungere una capitalizzazione di mercato superiore a 1 trilione di dollari. Un traguardo importante per il guru di Omaha, che proprio in questi giorni ha compiuto 94 anni. Grazie alla sua capacità di individuare società solide e redditizie, Buffett è un punto di riferimento attentamente seguito da chi opera nel mercato azionario, ma il suo esempio può essere utile anche per costruire un portafoglio obbligazionario, come sottolineato da Althea Spinozzi, Head of Fixed Income Strategy di Saxo Bank. Vediamo come e perché.
Berkshire Hathaway sovraperforma il mercato
Dopo aver guadagnato il 33,7% da inizio anno, registrando una performance decisamente superiore a quella dell’indice S&P 500 (+15,9%), Berkshire Hathaway è entrata nel club delle società con market cap superiore a 1.000 miliardi di dollari.
La holding ha un portafoglio diversificato dal valore di oltre 300 miliardi di dollari e una disponibilità di cassa pari a circa $277 miliardi. Dal 1965, Berkshire ha ottenuto un rendimento annualizzato del 19,8%, superando significativamente il 10,2% dell’S&P 500 nello stesso periodo.
Risultati frutto di decenni di strategie di investimento intelligenti e di una gestione finanziaria disciplinata, in linea con la filosofia di Buffett di puntare nel lungo termine su società accuratamente selezionate, che abbiano un modello di business chiaro e in grado di generare valore.
I principi di Buffett adatti ai portafogli obbligazionari
L’abilità di Buffett è fonte di ispirazione per chi opera nel mercato azionario; ma può esserlo anche per chi investe in obbligazioni? Per Althea Spinozzi la risposta è affermativa.
La connessione obbligazioni-azioni, spiega la Senior Fixed Income Strategist di Saxo Bank, si basa su tre pilastri fondamentali: stabilità, qualità e prevedibilità. Tre caratteristiche preziose sia per l’equity sia per i bond.
Stabilità
Aziende dalla comprovata solidità, come Coca-Cola, Moody’s e Bank of America, generano flussi di cassa costanti, sono leader nei rispettivi settori e hanno dimostrato resilienza in diverse occasioni. Le obbligazioni emesse da società di questo tipo, dunque, saranno perlopiù caratterizzate da rendimenti stabili e basso rischio.
Qualità
Buffett apprezza le aziende con bilanci solidi, utili costanti e un vantaggio competitivo sostenibile. Società che sono quindi in grado di emettere debito a condizioni favorevoli, offrendo investimenti di qualità e rischio di insolvenza prossimo a zero, come AON Global e Capital.
Prevedibilità
Infine, uno dei principi chiave di Buffett è investire in aziende facili da comprendere e con utili prevedibili. Un punto a favore anche per i bond, che devono puntualmente corrispondere gli interessi e il capitale a scadenza. In tal senso, società come T-Mobile e Occidental Petroleum operano attraverso modelli di business che generano flussi di cassa prevedibili, rendendo le loro obbligazioni potenzialmente interessanti.
L’importanza della diversificazione per Buffett e i bond
Un’altra caratteristica interessante dell’approccio di Buffett è senz’altro la diversificazione, un principio chiave anche per gli investitori in obbligazioni.
Il guru di Omaha diversifica selettivamente in settori che comprende profondamente e in cui crede, puntando su società come Bank of America nel comparto creditizio (anche se la quota di Berkshire Hathaway si sta progressivamente riducendo), Coca-Cola nei beni di consumo e Occidental Petroleum nell’energia. La differenziazione settoriale aiuta a bilanciare anche i portafogli obbligazionari, riducendo potenzialmente il rischio e migliorando i rendimenti.
Altri punti chiave della strategia di Buffett applicabili agli investimenti in obbligazioni sono la focalizzazione a lungo termine, la ricerca di valore e la pazienza. Il fatto di puntare su aziende sicure e disciplinate offre un margine di sicurezza, fondamentale per assicurare un’adeguata protezione del capitale.
Le opportunità tra i bond delle partecipate da Buffett
Althea Spinozzi ha analizzato le obbligazioni disponibili sul mercato e ha stilato un elenco di bond liquidi che pagano cedole fisse e rendono significativamente di più dei titoli di Stato, offrendo opportunità sia nel segmento investment grade sia nei bond high yield. Il primo include obbligazioni in euro con rendimenti fra il 3 e il 4%, significativamente superiori a quelli del Bund tedesco decennale. Fra i titoli high yield, obbligazioni in dollari come quelle di DaVita e Occidental Petroleum hanno un ritorno intorno al 6%.
Un mix tra i due segmenti consente di diversificare la qualità del credito, ricercando al contempo rendimenti interessanti nell’attuale contesto di mercato.