Notizie Notizie Italia BTP vs Piazza Affari, ecco chi vince il match nel lungo periodo

BTP vs Piazza Affari, ecco chi vince il match nel lungo periodo

25 Ottobre 2019 09:26

Btp grandi protagonisti quest’anno e anche nel lungo periodo, nonostante la crisi del debito del 2011 e le tensioni dello scorso autunno, i titoli di Stato italiani si mostrano sorprendentemente dei buoni contender nel confronto con Piazza Affari. Quest’anno la scommessa sui BTP a 10 anni è stata più che premiante regalando ritorni maggiori anche rispetto all’azionario Europa come si evince dalla tabella in basso. A due mesi dalla conclusione si preannuncia un anno da record per gli asset italiani con Piazza Affari che primeggia tra le maggiori Borse mondiali con oltre +22 Ytd, battendo (di poco) anche i BTP.

 

A queste indicazioni si aggiungono quelle di lungo periodo offerte dall’indagine annuale dell’Area Studi Mediobanca “Indici e Dati”, da fine 2008 a settembre 2019. Chi ha investito 100 euro a fine 2008, ossia nel decennio che ingloba la crisi prima economica e poi del debito, a fine settembre 2019 ne ha 169 se ha puntato tutto su Piazza Affari, e 176,3 euro se invece si è affidato ai Btp. Andando ancora un po’ più indietro, ossia un anno prima a fine 2007, i conti sono ancora più avari per l’azionario made in Italy: considerando sempre i 100 euro iniziali, da fine 2007 a oggi il saldo diventa addirittura negativo con 89,5 euro. Tradotto: Piazza Affari è ancora sotto i livelli di quasi 12 anni fa. 

Il discorso cambia se si guardano ‘le stelle’

In discorso cambia se si guarda alle ‘stelle’ di Piazza Affari. L’investimento più redditizio risulta infatti quello relativo alle società Star, il cui rendimento complessivo, al netto dei dividendi, è stato pari al 15,6% medio annuo da fine 2008 a oggi, per cui 100 euro investiti a inizio periodo sono così diventati 476 euro. Un risultato ben superiore alla performance registrata dalla Borsa italiana, con un rendimento del +5% medio annuo e 169 euro finali.

Prendendo in considerazione i 177 titoli quotati nel periodo oggetto dell’analisi, 6 su 10 hanno registrato rendimenti positivi e 4 titoli su 10 sono superiori ai BTP in termini di rendimento. Tra le prime dieci società che hanno ottenuto i maggiori rendimenti 5 sono Star, mentre se si considerano le prime 25 società, ben 14 (quasi il 60%), rientrano in questo segmento. Le migliori performance sono state registrate da Amplifon, società Star che ha visto il valore del proprio investimento – dividendi inclusi – moltiplicato per ben 29,2 volte (rendimento medio annuo del 36,9%). Seguono De’ Longhi per 18,4 volte (31,1%), Banca Generali per 16,8 volte (30%), Brembo per 16,1 volte (29,5%) e Reply (Star) per 15,4 volte (29%).

Quanto ai settori, il più redditizio è l’investimento in titoli industriali (+9,1% medio annuo per 255€ finali), che ha ottenuto un risultato migliore rispetto alle società assicurative (+3,6% e 146 euro finali) e soprattutto alle bancarie (-4,5%, e 61 euro finali), con una riduzione vicina al 40% dell’importo di un decennio prima. Quanto al rendimento da dividendi (dividend yield), il 4,3% segnato nel 2019 supera di mezzo punto i valori medi dell’ultimo decennio.

I titoli con il rendimento più alto

Le migliori performance? Amplifon è in testa, la società Star ha visto il valore del proprio investimento – dividendi inclusi – moltiplicato per ben 29,2 volte (rendimento medio annuo del 36,9%). Seguono De’ Longhi per 18,4 volte (31,1%), Banca Generali per 16,8 volte (30%), Brembo per 16,1 volte (29,5%) e Reply (Star) per 15,4 volte (29%). A ridosso delle prime cinque troviamo Recordati (una top 30, 14a per capitalizzazione complessiva), seguita da Txt E-Solutions, La Doria e B&C Speakers, tutte società Star, e da Diasorin: dette imprese hanno moltiplicato il valore dell’investimento a fine 2008 tra le 9,4 volte (Diasorin, rendimento medio annuo del 23,2%) e le 15,2 (Recordati, +28,8% medio annuo).