BTP Italia tornerà a far breccia tra le famiglie? Emissione al via tra tante certezze e qualche incognita
Tutto pronto per il Btp Italia. Il collocamento della quindicesima emissione del titolo di stato indicizzato all’inflazione (FOI meno tabacchi) dedicato ai piccoli risparmiatori italiani avrà luogo dal 21 al 23 ottobre. La nuova emissione si differenzierà poco dalle precedenti, in particolare il periodo di sottoscrizione dedicato al retail scende a due giorni anziché i canonici tre giorni. Il 23 ottobre, terzo e ultimo giorno sarà dedicato ai soli investitori istituzionali. Altra novità rispetto ai precedenti collocamenti sarà la comunicazione del tasso reale annuo definitivo che avverrà appena concluse le operazioni di vendita.
Voglia di rivincita dopo flop autunno 2018
A novembre 2018, nel pieno della disputa con l’Ue sui conti pubblici, i piccoli risparmiatori acquistarono soli 863 milioni di euro del BTP Italia 2022 (altri 1,3 miliardi di euro sono stati collocati presso gli investitori istituzionali). La seconda peggiore emissione in assoluto ben lontana dalle vendite record degli anni precedenti che avevano permesso al Tesoro di collocare complessivamente 140 miliardi di euro nell’arco di 14 emissioni.
Quest’anno, per la prima volta da quando c’è il BTP Italia, era saltato l’appuntamento primaverile complici sempre le tensioni sui mercati con lo spread che si era riavvicinato ai 300 pb a maggio, livelli doppi rispetto a quelli attuali.
Il record di richieste per il BTP Italia risale al novembre 2013 con oltre 22 miliardi di euro raccolti.
Alla disperata ricerca di rendimento
Il nuovo BTP Italia arriva in un contesto di mercato decisamente più favorevole rispetto a un anno fa e una maggior disponibilità di liquidità sono destinati a ridestare l’interesse della clientela retail per la nuova emissione del Btp Italia. Nelle ultime settimane il Tesoro guidato dal neo ministro Roberto Gualtieri ha sfruttato lo scenario favorevole con rendimenti nei pressi dei minimi storici per emettere il BTP in Dollari a 9 anni di distanza dall’ultima emissione. Collocato anche un nuovo BTP 2030 indicizzato all’inflazione che ha visto ordini per oltre 22 mld. Pietro Poletto, responsabile dei mercati obbligazionari di Borsa Italiana, ha sottolineato all’agenzia Reuters come oggi “le condizioni del mercato italiano siano sensibilmente migliorate con lo spread Italia-Germania ai minimi da maggio 2018, cioè da prima della formazione del precedente esecutivo”.
Il nuovo Btp Italia è potenzialmente più interessante per la clientela retail poiché vi è più liquidità in circolazione rispetto al passato e i tassi d’interesse a zero (e a volte anche sotto zero) stanno spingendo i risparmiatori e cercare col lanternino le rare occasioni presenti sul mercato dei bond senza trascurare un sufficiente livello di sicurezza per i capitali da investire. Di contro il rischio è che la discesa dei rendimenti a livelli così bassi (la cedola minima è stata fissata a 0,6%) renda meno calorosa l’accoglienza da parte dei piccoli investitori che potrebbero trovare più redditizie alternative (quali ad esempio i quali i conti deposito). Una eventuale debole domanda retail potrebbe comunque essere compensata nell’ultima giornata dagli istituzionali. A rendimenti risicati si aggiunge una scadenza più lunga (8 anni rispetto ai 4 dell’ultima emissiones), scelta dettata probabilmente dal fatto di cercare di offrire un rendimento leggermente più elevato.
Cambiano data e durata rispetto a edizione precedente
Rispetto all’ultima emissione la novità è una durata maggiore (8 anni) e la prima fase si svolgerà in due anziché tre giornate, da lunedì 21 a martedì 22 ottobre (nel caso di chiusura anticipata la prima fase potrebbe concludersi alle 13.30 della giornata di martedì, con comunicazione la sera precedente) e come di consueto sarà riservata ai risparmiatori retail; la seconda fase, prevista nella sola mattinata del 23 ottobre, sarà destinata agli investitori istituzionali. Per questi ultimi il collocamento potrebbe prevedere un riparto, nel caso in cui il totale degli ordini ricevuti risulti superiore all’offerta finale stabilita dal Mef. Al contrario, per i piccoli risparmiatori non sarà applicato alcun tetto massimo, assicurando la completa soddisfazione degli ordini, come in tutte le precedenti emissioni.
Cedola minima garantita
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato il tasso cedolare (reale) annuo minimo garantito della quindicesima emissione del BTP Italia, al via da lunedì 21 ottobre. La cedola annua minima sarà dello 0,60% con godimento 28 ottobre 2019 e scadenza 28 ottobre 2027. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 103,13548. La Prima Fase del periodo di collocamento, dedicata a risparmiatori individuali ed affini, si svolgerà dal prossimo lunedì 21 ottobre fino a martedì 22 ottobre 2019, salvo eventuale chiusura anticipata alle ore 13,30 di martedì 22 ottobre. Il codice ISIN del titolo per questa Prima Fase è IT0005388167.
Va infine ricordato che il 17 ottobre il Mef ha effettuato sul mercato un’importante operazione di riacquisto di Btp Italia con scadenza 23 aprile 2020 (Isin IT0005012783) per 1,045 miliardi di euro al prezzo di 100,751, a fronte di offerte per 2,69 miliardi, condizionando quindi i prezzi sul tratto breve della curva.