Notizie Notizie Italia BTP Italia il grande ritorno nell’era dazi: durata, caratteristiche sotto la lente dell’esperto

BTP Italia il grande ritorno nell’era dazi: durata, caratteristiche sotto la lente dell’esperto

8 Maggio 2025 09:54

Bisognerà attendere il 27 maggio per la partenza ufficiale del nuovo BTP Italia. Il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione italiana pensato soprattutto per il risparmiatore individuale sarà, infatti, in collocamento da martedì 27 a venerdì 30 maggio 2025. Nell’annuncio ufficiale dello scorso 23 aprile il ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha dato le prime indicazioni sulle caratteristiche della nuova emissione primaverile: la durata sarà di 7 anni, con un premio finale extra pari all’1% per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, il 4 giugno 2032.

In linea con quanto avvenuto nelle precedenti emissioni, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima si svolgerà da martedì 27 a giovedì 29 maggio, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la seconda avrà luogo nella mattinata del 30 maggio e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Di questa nuova emissione, in attesa che vengano annunciati il prossimo 26 maggio i tassi minimi garantiti, abbiamo discusso con Angelo Drusiani, advisor di Ersel banca privata.

BTP Italia in arrivo a maggio: cosa ne pensa di questa nuova emissione, potrebbe riscuotere successo come il BTP Valore? Tempistiche azzeccate?

Non credo che la nuova proposta del Btp Italia possa replicare il successo del BTP Valore. Si tratta di emissioni con caratteristiche abbastanza differenti. Il Btp Italia lega il suo futuro alla dinamica del tasso d’inflazione italiano. Il cui futuro percorso è di difficile lettura, soprattutto alla luce della vicenda dazi, ora sospesa, ma non accantonata. Tra circa due mesi, forse si potrà delineare un quadro più chiaro. In Eurozona, Italia compresa, la dinamica inflazionistica non sembra mostrare rialzi eccessivi del costo della vita. L’emittente pubblico cercherà sì di proporre uno strumento interessante, ma dovrà pure cercare di risparmiare sul costo del finanziamento stesso. La fase in cui lo strumento viene offerto ai sottoscrittori potenziali è giusta, perché l’incertezza sul futuro è di livello medio e potrebbe indurre molti risparmiatori ad investire sulla nuova emissione, se sul futuro del costo della vita alleggerirà l’incertezza.

La numerosità delle emissioni governative italiane è tale da suscitare quasi sempre un discreto interesse. Che, a sua volta, si traduce quasi sempre in domande di sottoscrizione importanti. Ora, forse, l’incertezza sul futuro dei dazi è largamente dominante. E potrebbe giocare in due differenti ruoli. Guardando, in sostanza, alla prospettiva del costo della vita. Che potrebbe muoversi nei due sensi. Molto rialzista o, viceversa, con un movimento contenuto, se l’inflazione non decollerà causa calo dei consumi. Come spesso accade, il futuro è di difficile lettura. Non solo per questo strumento, ma per una parte importante delle emissioni governative mondiali.

In generale, a quali scadenze guardare in questo momento e per quale ragione?

La durata degli investimenti è, ora più che mai, la principale caratteristica cui guardare. Va da sé che le lunghe durate offrono maggiore redditività teorica. Al tempo stesso, i valori di mercato sono soggetti a possibili variazioni nei due sensi. In rialzo o in calo. Generalmente, la scelta premia tre durate: 3, 5 e 10 anni. Quest’ultima, in particolare, propone variazioni importanti del prezzo di mercato, al variare dei rendimenti che il mercato stesso impone. Corretto, quindi, potrebbe essere una suddivisione tra le scadenze riportate. Con bassa propensione al rischio, dare maggiore spazio alle due scadenze ravvicinate. Con buona propensione al rischio, scegliere la decennale. Nel corso degli anni futuri, il suo valore di mercato potrebbe migliorare, se gradualmente i tassi di mercato diminuiranno. Nel complesso si incasseranno in ogni caso cedole di discreto valore, da utilizzare per reinvestimento o per consumi.

BTP Italia sotto la lente: alcuni dettagli

Come avviene anche con le altre emissioni del Tesoro, i risparmiatori retail potranno sottoscrivere il BTP Italia attraverso il proprio home banking, se abilitato alle funzioni di trading online, o rivolgendosi al proprio referente in banca o all’ufficio postale presso cui si possiede un conto corrente con il conto deposito titoli.

Anche per questo titolo la tassazione è agevolata al 12,5%. È esente dalle imposte di successione, e, come previsto dalla legge di bilancio 2024, concorre all’esclusione dal calcolo ISEE fino a 50.000 euro investiti in titoli di Stato.

Il collocamento avverrà sulla piattaforma elettronica MOT (il mercato telematico delle obbligazioni e titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso tre banche dealers: Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banco BPM.

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