Btp Italia 2019: i piccoli risparmiatori rispondono presente, oggi ultima chance per chi è a caccia del bonus fedeltà
Esordio col botto per il collocamento della quindicesima edizione del Btp Italia. Alla fine della prima giornata di sottoscrizioni dedicata al pubblico retail, le richieste per il nuovo Btp Italia 2027 hanno superato i due miliardi di euro, facendo molto meglio dell’ultima emissione di novembre 2018, che negli interi tre giorni dedicati agli investitori non istituzionali aveva raccolto 863 milioni di euro. La nuova emissione prevede invece solo due sedute di offerta ai clienti retail e una agli investitori istituzionali. Oggi quindi ultima chance per i piccoli risparmiatori attratti dal rendimento positivo garantito.
Obiettivo raccolta di 4 miliardi alla portata
Per chi ha perso l’appuntamento con la sottoscrizione del nuovo Btp indicizzato all’inflazione (FOI – tabacchi) della durata di 8 anni (codice Isin IT0005388167) ci sarà possibilità di partecipare anche oggi per l’intera giornata (ordini da 1.000 euro). Il titolo garantisce una cedola minima pari a 0,60% (ma il tasso reale definitivo sarà comunicato il 23 ottobre a collocamento terminato) pagabile semestralmente e offre un premio, detto bonus fedeltà, per chi lo conserva fino a scadenza dello 0,4% sul valore nominale al momento del rimborso nel 2027. Le attese sono per un “bis” in termini di ordina raccolti, il che dovrebbe poi portare, con la giornata del 23 ottobre riservata agli istituzionali, a raggiungere la soglie auspicata dal Mef di 4 miliardi di euro. L’ultima emissione, effettuata nel novembre 2018, nel pieno dello scontro tra il governo Lega-M5S e la Commissione Europea, aveva raccolto 2,1 miliardi di euro, il secondo peggior risultato per questo tipo di titolo.
La convenienza della nuova emissione
Secondo gli analisti, a spingere verso il successo del collocamento sono anche le condizioni più favorevoli dei mercati, grazie soprattutto agli stimoli monetari della Bce. Anche il rendimento minimo garantito dello 0,6% risulta competitivo rispetto al mercato secondario: il Btp 6,50% novembre 2027, rende 0,59%, quasi come il nuovo Btp Italia, ma senza l’indicizzazione al tasso d’inflazione. Tanti investitori, calcolatrice alla mano, hanno quindi fatto spazio per il nuovo titolo in sottoscrizione alleggerendo le posizioni sui Btp meno convenienti a parità di durata. Questa emissione, infine, consentirà al Mef di raccogliere nuovi fondi a basso costo, nonostante il Tesoro abbia completato all’85% il funding previsto per il 2019.