Caos Bund, anche il Btp precipita con tassi al 4%. Scatta l’effetto contagio e bazooka tedesco imbriglia la Bce

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E’ allarme rosso sui mercati obbligazionari. Dopo il brusco scossone di ieri alla notizia del bazooka tedesco da 500 miliardi di euro per stimolare l’economia, oggi continuano le vendite sui bond e si allargano anche oltre i confini europei.
Per il Bund maggior balzo dei rendimenti da caduta muro di Berlino
Quella di ieri è stata una giornata storica in termini di scossa per i titoli di Stato tedeschi in scia all’annuncio di un fondo infrastrutturale da 500 miliardi di euro in dieci anni. Un vero e proprio bazooka fiscale su cui Cdu e socialdemocratici si sono messi d’accordo in vista della nascita del nuovo governo. A questo si aggiunge anche l’allentamento del ‘freno al debito’ previsto dalla costituzione, escludendo la spesa per la difesa.
Secondo Annalisa Piazza, Fixed Income Research Analyst di MFS IM, un programma di tale portata potrebbe aggiungere circa lo 0,2% del PIL nel 2025, lo 0,5% nel 2026 e meno dell’1% nel 2027, permettendo alla Germania di tornare alla crescita potenziale nei prossimi anni.
I rendimenti del Bund a 10 anni ieri si sono allargati di ben 30 punti base, un movimento che sulla singola giornata non si verificava dalla caduta del muro di Berlino. Oggi il movimento continua con il decennale tedesco che segna un ulteriore aumento dei rendimenti di 14 punti base raggiungendo il 2,93%, il livello più alto da ottobre 2023. “Sia la velocità con cui ciò sta accadendo che l’entità della prospettiva di espansione fiscale ricordano la riunificazione tedesca, anche se il cambiamento geopolitico sottostante che guida gli sviluppi odierni è molto meno benigno rispetto a 35 anni fa”, sottolineano gli economisti di Deutsche Bank.
A saltare agli occhio è il fatto che in questi giorni i tassi swap europei si sono mossi molto meno dei Bund e dei titoli di stato europei. Un segnale che conferma e amplia una tendenza già in atto di progressivo aumento del rischio insito nei prezzi dei Bund rispetto alla curva Swap “free-risk”.
“L’apertura tedesca ad una maggiore spesa pubblica rappresenta un elemento di cambio radicale rispetto alle politiche viste negli ultimi 15 anni, ma rimane comunque il beneficio del dubbio se le cifre di spesa preannunciate verranno poi effettivamente implementate”; rimarcano invece gli esperti di Mps Capital Markets.
Sell-off sui bond si estende fuori dall’Europa
Il bazooka tedesco, che dal prossimo anno potrebbe innescare una sostanziale maggiore crescita per la maggiore economia tedesca, si ripercuote anche sulle attese per gli altri mercati e c’è chi già prospetta mosse simili anche da altri paesi.
Questo fa sì che in generale le vendite hanno contagiato tutto il mercato obbligazionario europeo in primis, ma oggi anche fuori dai confini del Vecchio continente si vedono movimenti accentuati con i rendimenti dei titoli di Stato giapponesi che hanno raggiunto i livelli più alti dal 2009. Anche negli Usa i tassi, dopo il trend discendente delle ultime settimane, hanno ripreso a salire attestandosi al 4,3%.
Stamattina il rendimento Btp italiano a 10 anni si è spinto fino al 4% per la prima volta da luglio, con uno spike di circa 50 punti base rispetto ai livelli a cui viaggiava a inizio settimana. Lo spread tra Btp e Bund si mantiene invece in area 110 punti base.
I riflessi sull’azione della Bce
Inevitabilmente il maxi-stimolo fiscale da parte di Berlino rischia di avere ricadute anche sulle prossime mosse della Bce. L’Eurotower si riunisce oggi e un nuovo taglio dei tassi appare quasi certo, ma il ritmo dei tagli dei tassi di interesse potrebbe allentarsi dato il rischio che un’ondata di spesa per la difesa nella regione potrebbe rappresentare per l’inflazione. I prezzi del mercato swap sono arrivati in queste ore a indicare solo un’ulteriore riduzione entro la fine dell’anno rispetto ai due tagli pienamente scontati martedì, ossia prima dell’annuncio del bazooka tedesco.