BTP a ruba tra gli investitori esteri: tutti i numeri dell’emissione dual tranche

Fonte immagine: iStock
Mentre si attendono le decisioni della Bce sui tassi e a meno di una settimana di distanza dalla promozione di S&P sul rating Italia, arrivano i dettagli dell’emissione tramite sindacato di un nuovo benchmark BTP a 7 anni e di un nuovo benchmark BTP€i a 30 anni. Un’emissione che ha visto, secondo i numeri ufficiali appena forniti dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef), una domanda complessiva che è andata oltre i 103 miliardi di euro, di cui oltre 50 miliardi per il BTP settennale ed oltre 53 miliardi per il BTP€i a 30 anni. Un’emissione che ha conquisto gli investitori esteri.
Emissione dual tranche di un nuovo BTP a 7 anni e di un nuovo BTP€i a 30 anni: tutti i dettagli
L’annuncio ufficiale del collocamento da parte del Tero è arrivato due giorni fa, per l’esattezza il 15 aprile. Ieri sono arrivati i risultati dell’emissione tramite sindacato di un nuovo benchmark BTP a 7 anni e di un nuovo benchmark BTP€i – titolo indicizzato all’inflazione dell’area euro con esclusione dei prodotti a base di tabacco – a 30 anni. Ecco i punti principali del collocamento:
- Il nuovo BTP a 7 anni, con scadenza 15 luglio 2032 e godimento 25 aprile 2025, presenta un tasso annuo del 3,25%, pagato in due cedole semestrali. L’importo emesso è stato pari a 8 miliardi di euro, ed il titolo è stato collocato al prezzo di 99,974 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 3,281%.
- Il nuovo BTP€i a 30 anni, con scadenza 15 maggio 2056 e godimento 15 novembre 2024, presenta un tasso annuo del 2,55%, pagato in due cedole semestrali. L’importo emesso è stato pari a 3 miliardi di euro, con il titolo che è stato collocato al prezzo di 99,268 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione del 2,601%.
BTP convincono gli investitori esteri
Ma chi partecipato al collocamento del BTP a 7 anni e del BTP€i a 30 anni? Rispettivamente circa 240 e 290 investitori. La domanda complessiva ha superato i 103 miliardi di euro, di cui oltre 50 miliardi per il BTP settennale ed oltre 53 miliardi per il BTP€i a 30 anni. I fund manager hanno sottoscritto il 35,4% dell’emissione del titolo settennale ed il 37,9% del trentennale, mentre le banche ne hanno sottoscritto il 42,2% ed il 30% rispettivamente. Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una quota significativa pari al 19,2% dell’emissione per il BTP a 7 anni (dei quali il 14,2% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative, mentre il 5% a fondi pensione e assicurativi) ed il 27,1% per il BTP€i a 30 anni (di cui il 6,7% è stato allocato a banche centrali e istituzioni governative, mentre una quota rilevante del 20,4% a fondi pensione e assicurativi). Agli hedge fund è stato allocato rispettivamente il 3,1% e il 4,9% dell’ammontare complessivo del BTP a 7 anni e del BTP€i a 30 anni.
I due collocamenti hanno visto una partecipazione straordinariamente diversificata (circa 35 paesi per entrambi i titoli), con un grande interesse da parte degli investitori esteri che hanno sottoscritto una quota pari al 68,7% sul BTP a 7 anni e al 82,6% sul BTP€i a 30 anni, mentre gli investitori domestici hanno sottoscritto rispettivamente il 31,3% e il 17,4%.
Tra gli investitori esteri, la quota più rilevante del collocamento è stata sottoscritta in Europa, in particolare da Regno Unito (15,2% sul 7 anni e 21,7% sul 30 anni), Penisola Iberica (17,5% e 15,9%), Francia (10,1% e 10,6%), Paesi Scandinavi (8% e 14,9%), Germania, Austria e Svizzera (9,2% e 6,5%) e da altri paesi europei (4,8% e 4,9%). Gli investitori nordamericani hanno sottoscritto il 2,5% del titolo settennale e l’8% del titolo trentennale mentre la quota residuale dei due collocamenti è stata assegnata ad altri paesi non europei.
Collocamento che è stato effettuato tramite la costituzione di un sindacato composto da sei lead manager, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria SA, BofA Securities Europe S.A., Goldman Sachs Bank Europe SE, J.P. Morgan SE, Natixis SA e Société Générale Inv. Banking, mentre tutti gli altri Specialisti in titoli di Stato hanno rivestito il ruolo di co-lead manager dell’operazione.