Notizie Notizie Italia BTP: 2025 parte bene, tra emissioni con domanda record e plauso Bce

BTP: 2025 parte bene, tra emissioni con domanda record e plauso Bce

10 Gennaio 2025 15:39

Il nuovo anno è partito sotto i migliori auspici per i titoli di Stato italiani. Nelle prime emissioni del 2025 i Btp hanno registrato un boom di domanda da parte degli investitori, confermando il tono positivo dell’anno scorso. Nel frattempo, la Bce ha sottolineato gli effetti positivi sullo spread Btp-Bund legati all’operato del governo Meloni.

Spread Btp-Bund su livelli contenuti, l’Italia piace agli investitori

I Btp continuano a far gola agli investitori domestici e internazionali, grazie al miglioramento della fiducia nei confronti del Belpaese e ai rendimenti ancora elevati, a maggior ragione, in vista di una progressiva riduzione dei tassi di interesse da parte della Bce.

L’istituto di Francoforte, infatti, dovrebbe tagliare il costo del denaro di altri 100 punti base nel 2025, man mano che l’inflazione tornerà stabilmente verso l’obiettivo del 2%. Questo farà verosimilmente diminuire i rendimenti per le nuove emissioni, soprattutto per i titoli con scadenze più brevi.

Nel frattempo, lo spread Btp-Bund viaggia in area 115 punti base, lì dove aveva concluso il 2024, con un calo del 13% negli ultimi sei mesi e di oltre il 26% nell’anno.  Il rendimento del decennale è tornato sopra il 3,7%, in scia ad un aumento generalizzato partito dagli Stati Uniti con il ridimensionamento dei tagli attesi dei tassi della Fed.

Successo per le ultime emissioni di titoli di Stato

La prima asta di medio-lungo è in programma lunedì 13 gennaio, mentre oggi il Mef ha collocato €8 miliardi di Bot a 12 mesi con rendimento in aumento di 11 bp al 2,52%.

In settimana il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha collocato tramite sindacato un nuovo benchmark BTP a 10 anni, con scadenza 1° agosto 2035 e cedola annua del 3,65%, oltre ad un nuovo BTP Green a 20 anni, con scadenza 30 aprile 2046 e cedola annua del 4,10%.

L’importo totale emesso è stato pari a 18 miliardi di euro, per una domanda complessiva che ha superato i 270 miliardi di euro, di cui circa 140 miliardi per il nuovo decennale e circa 130 miliardi per il titolo sostenibile, sottoscritto per oltre metà del collocamento da investitori ESG. Sia per la richiesta complessiva, sia per il Btp Green si tratta di importi record.

Grande partecipazione per emissione Btp 10 anni e Btp Green

L’operazione ha visto la partecipazione di circa 400 investitori per il BTP a 10 anni e oltre 430 per il BTP Green a 20 anni. I fund manager hanno sottoscritto il 26,9% del decennale e il 36,3% del ventennale green, le banche rispettivamente il 37,5% e il 27,5%.

Agli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo è andata una quota pari al 32,3% per il BTP a 10 anni (16,1% a fondi pensione e assicurazioni e 16,2% a banche centrali e istituzioni governative) e al 30,9% per il titolo Green (18,3% a fondi pensione e assicurazioni e 12,6% a banche centrali e istituzioni governative).

Poco meno del 5,0% del BTP Green e circa il 3,0% del titolo a 10 anni sono stati allocati presso hedge fund, mentre la quota residua è stata sottoscritta da altre tipologie di investitori.

Investitori stranieri fanno il pieno di Btp

Come detto, l’emissione sindacata ha confermato il forte interesse degli investitori istituzionali esteri per i titoli di Stato italiani, con una partecipazione da ben 35 Paesi e una quota pari al 76,7% per il titolo a 10 anni e all’80,2% per il BTP Green.

A livello geografico, la parte più rilevante del collocamento è stata sottoscritta in Europa, in particolare da Regno Unito (26,8% sul decennale e 27,2% sul BTP Green), Francia (rispettivamente 7,3% e 12,6%), Penisola Iberica (12,6% e 11,0%), Paesi Scandinavi (9,7% e 11,7%), Germania, Austria e Svizzera (5,8% e 6,4%) e altri paesi europei (4,9% e 5,2%).

Da segnalare anche l’interesse degli investitori asiatici per il titolo a 10 anni (6,7%), mentre i nordamericani hanno comprato il 2,7% del Btp Green.

Bce: “Effetto limitato su spread grazie a fiducia bilancio Italia”

Un riconoscimento all’Italia è arrivato in questi giorni anche dal bollettino economico della Bce. Nonostante un ampliamento generalizzato dei differenziali tra i rendimenti dei titoli di Stato dell’area euro e il tasso privo di rischio (tasso OIS a dieci anni basato sull’Euro short-term rate), “gli effetti di propagazione in Grecia, Spagna, Italia e Portogallo sono stati limitati, grazie a un migliore clima di fiducia che ha caratterizzato le attese relative al bilancio in alcuni di questi paesi.”

Dopo la riunione del 12 settembre, “il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato e il tasso OIS si è ridotto di 9 punti base per l’Italia, ampliandosi invece di 4 e 6 punti base, rispettivamente, per Portogallo e Spagna”. Inoltre, il tasso di disoccupazione dell’area euro si è collocato sui minimi storici, al 6,3%, e l’Italia ha registrato una delle maggiori riduzioni (-3,5 punti percentuali).

Tutti aspetti che hanno contribuito a rafforzare la fiducia nell’Italia e ad alimentare la domanda di titoli governativi, nonostante i molteplici fattori di incertezza sui mercati.