Notizie Notizie Mondo Bruxelles vs industria automobilistica europea sulle emissioni inquinanti

Bruxelles vs industria automobilistica europea sulle emissioni inquinanti

20 Dicembre 2007 10:18

Combattere i cambiamenti climatici, ridurre il prezzo della benzina e aumentare la competitività europea. Sono queste le motivazioni principali che hanno spinto l’Unione europea a dare il via alle misure per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (CO2) delle nuove vetture a partire dal 2012 .


Ieri, la Commissione europea ha varato la sua proposta, che prevede un rigido sistema di ripartizione degli sforzi per le case automobilistiche. Stando a quanto si legge in una nota diffusa dalla Commissione europea la proposta prevede che “il valore limite di CO2 scenda dagli attuali 160 grammi per chilometro a 130, e quindi ancora più giù fino a 120. Una decisione che si tradurrà in una riduzione pari al 19% delle emissioni di anidride carbonica”. Ma i vantaggi potrebbero essere anche più consistenti per i consumatori. In un periodo in cui il prezzo della benzina continua a salire questa proposta, oltre a tutelare l’ambiente, potrebbe anche contribuire ad abbassare il prezzo della benzina.


Dai francesi ai tedeschi, per passare agli italiani non è tardata ad arrivare la “furiosa” reazione dal mondo delle quattro ruote. Se le nuove norme, in effetti, non sono molto flessibili, peggio ancora sono le sanzioni. Per chi sfonderà i limiti le bacchettate dell’Ue saranno dure (20 euro per ogni grammo di CO2 oltre il tetto nel 2012, di 35 euro l’anno successivo, di 60 euro nel 2014 e di 95 euro nel 2015). La tensione era palpabile da tempo, ma quello che ha scatenato le nuove polemiche è stato il sistema previsto dall’Ue per arrivare alla regolamentazione. Per raggiungere l’obiettivo è stato preso come base da Bruxelles il peso delle auto.


Il regista di questa direttiva è Stavros Dimas, commissario greco per l’ambiente, che fin dal suo insediamento ha premuto con forza il piede sull’acceleratore sulla questione ambientale. “Lo scopo principale di questa direttiva è ridurre le emissioni di anidride carbonica delle auto – ha spiegato Dimas – per combattere la battaglia contro i cambiamenti climatici. Ma è anche un incentivo per le case automobilistiche per investire nelle nuove tecnologie e promuovere in modo attivo l’innovazione ecologica, che è il driver per una maggiore qualità nel lavoro”.


Novità anche per il fronte automobilistico italiano. Ricompare il bonus rottamazione per le vetture inquinanti nel 2008. È quanto si legge nelle pagine de Il Sole 24 Ore, secondo il quale la proposta, già scartata dalla Governo che non l’ha inserita in Finanziaria, potrebbe essere ora inserita nel decreto di fine anno al vaglio dell’esame del consiglio dei Ministri venerdì 28 dicembre.