La Brexit spaventa il settore auto, Fca guida i ribassi
Non basta la conferma della forte crescita del mercato auto italiano a sostenere oggi il titolo Fca che segna un calo di oltre il 4 per cento a quota 5,35 euro, non lontano dai minimi a quasi 5 mesi toccati all’indomani del referendum Brexit. E proprio l’esito del referendum britannico rappresenta la principale incognita sulle prospettive di breve e medio termine dell’intero comparto auto. Oggi ad arrancare sono tutti i principali testimonial del settore con lo Stoxx 600 Europe auto & part che cede oltre il 2%. Cali del 3,21% per Peugeot, -2,87% per Reanult, -1,87% Bmw e -2,44% Volkswagen.
Brexit ha comportato tonfo dell’11% per settore auto europeo
L’impatto del referendum del Regno Unito ha depresso non poco il settore auto con -11,2% per l’indice europeo di settore dal 24 giugno a oggi, quasi -14% per Fca che sta quindi sottoperformando (-35% il saldo da inizio anno).
“C’è chiaramente un rischio per la Gran Bretagna e la crescita economica europea, che si pone in un momento inopportuno per i produttori di auto data la forza relativa che stava caratterizzando proprio i mercati auto europei rispetto ad altri grandi mercati”, sottolineano gli analisti di Barclays che hanno apportato un corposo taglio delle stime di crescita per l’economia di Gran Bretagna ed Eurozona.
La casa d’affari britannica prevede una contrazione del Pil britannico nel secondo semestre del 2016 e nel corso del 2017 a ha abbassato notevolmente la crescita economica prevista per l’area euro a 1,4% quest’anno e 0,4% il prossimo anno (in calo da +1,7% e +1,8%, rispettivamente). Per il mercato auto britannico, Barclays ritiene che il picco di crescita era già alle spalle e quindi destinato ad andare comunque sotto pressione nel 2017.
Per le vendite di auto dell’UE il rischio concreto è che il rallentamento della crescita economica e il deterioramento della fiducia dei consumatori impatti ampiamente già a partire dai volumi relativi al secondo semestre dell’anno “anche se i robusti risultati osservati nei primi cinque mesi dovrebbero significare che il 2016 andrà in archivio come un anno robusto per la crescita in Europa”, si legge nel report di Barclays sul settore auto.
Relativamente a FCA gli esperti di Barclays rimarcano come a maggio la crescita è stata modesta a livello globale (+2,5% a/a) sospinte dall’Europa (+22%), ma con momentum più debole negli Usa (+1,1%) e discesa in negativo nell’America Latina.
Sempre oggi Kepler Cheuvreux ha abbassato il target price su FCA a 6,2 euro dai 7,5 euro precedenti (rating hold confermato) con il taglio delle stime su tutto il comparto auto per riflettere l’effetto del calo della sterlina contro l’euro e i minori volumi in Europa per il biennio 2017-2018.