Monte dei Paschi: forti vendite sul titolo dopo lettera Bce; attenzione su esito stress test a fine luglio
E’ bufera su Monte dei Paschi di
Siena. Questa mattina a Piazza Affari era chiaro, già dalle prime
contrattazioni, che la giornata per il sistemo bancario italiano non sarà facile.
Vendite concentratesi
prevalentemente sul Monte dei Paschi di Siena, sospesa più volte da Borsa
Italiana per eccesso di ribassi, dopo una perdita teorica del 7,9% il titolo è
sceso ai nuovi minimi storici a 0,35 euro.
In mattinata La Repubblica ha
diffuso il contenuto di una lettera inviata lo scorso 23 giugno all’istituto di
Rocca Salimbeni da parte della Bce. L’istituto centrale europeo chiede alla
banca senese di proporre al più presto un piano triennale per riportare ad un
livello fisiologico la percentuale di crediti in sofferenza della banca.
Il Monte al momento ha 27 miliardi
di sofferenze lorde, coperte al 61% da accantonamenti; l’Eurotower ha chiesto lo
smaltimento entro tre anni di almeno dieci miliardi per uscire dalla situazione
di grande incertezza in cui versa la banca oggi.
Il punto focale per l’amministratore
delegato Fabrizio Viola riguarda, oltre lo smaltimento dei crediti deteriorati,
la solidità patrimoniale dell’istituto. Mps negli ultimi anni ha già effettuato
ricapitalizzazioni per circa 9 miliardi ma, in seguito alle svalutazioni
richieste da Francoforte, si verrebbe a creare un’ulteriore necessità di
capitali per 3 miliardi.
Il fondo Atlante, dopo gli
interventi su Veneto Banca e Banca popolare di Vicenza, avrebbe bisogno di
nuove risorse per far fronte anche ai problemi di Monte dei Paschi. Secondo il
Financial Times di questa mattina, Renzi sarebbe pronto ad un’iniziativa
unilaterale, che andrebbe contro la volontà di Bruxelles.
Intanto gli investitori sono
spaventati dall’esito degli stress test condotti dall’authority Eba in uscita a
fine luglio e procedono con le vendite sul titolo.