Bper-Unipol, si sgonfiano i rumor. Ecco su cosa è concentrato l’AD della banca emiliana
Bper pronta ad acquistare Cariferrara, dopo che le altre tre good bank Carichieti, Banca Marche e Banca Etruria sono state rilevate da Ubi Banca. L’acquisizione è imminente, come ha confermato nella giornata di oggi Alessandro Vandelli, amministratore delegato di Bper.
“Il nostro auspicio e e la nostra speranza è riuscire a fare il closing prima del 30 giugno”. Vandelli ha parlato a margine della presentazione delle iniziative per i 150 del gruppo bancario. “Noi stiamo lavorando nell’ottica di ricevere l’autorizzazione e il via libera da parte della Bce e dell’Antitrust, siamo a buon punto e sono fiducioso che nelle prossime settimane questa cosa possa completarsi. Dall’altro lato, ma non è un’attività che presidiamo noi direttamente, il Fondo di risoluzione e la Nuova Cariferrara stanno lavorando per la cessione degli Npl, credo siano a buon punto ma potrebbe essere necessaria ncora qualche settimana”.
Non è mancato un riferimento alla vicenda delle banche venete, dopo le ultime indiscrezioni che hanno fatto salire il conto per i capitali privati.
“Siamo alle battute iniziali, ma io credo che il sistema bancario italiano abbia già pagato molto per cercare di sostenere le situazioni di difficoltà e credo sia molto difficile andare a trovare nuovi spazi”. Vandelli ha risposto così alle indiscrezioni riportate ieri da Reuters, che aveva parlato anche della possibilità di attingere al braccio volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi, e quindi, praticamente, ai soldi di quelle banche che versano in condizioni migliori.
“Credo che oggi il sistema bancario italiano sia solido ma che abbia già pagato un prezzo molto elevato e quindi non so dirvi quali spazi ci possano essere, credo molto ridotti (..) In ogni caso non ci hanno contattati“.
Tornando all’acquisizione di Cariferrara, rispondendo alla domanda sul rischio di ulteriori esuberi, Vandelli ha affermato che “è presto per dirlo”, aggiungendo:
“Dovremo lavorare bene su come strutturare l’azienda e c’è da parte nostra un impegno straordinario perchè tutto proceda in maniera lineare e corretta. Non ho in questo momento alcuna evidenza sulle tematiche degli esuberi. L’ottica poi, a quel punto, non è più della singola realtà della Ferrara, ma dell’intero gruppo, e la questione troverà un momento di analisi approfondita e completa quando, mi auguro a settembre, presenteremo il nuovo piano industriale“.
Sulla possibilità che Cariferrara cambi il nome come le altre tre good bank acquisite da Ubi, Vandelli ha risposto “credo che andremo all’incorporazione in Bper”, mentre sulle possibili aggregazioni con le due banche valtellinesi Pop Sondrio e Creval, la questione è stata rinviata: “Siamo tutti molto impegnati nel gestire alcuni processi rilevanti interni, non escludo che in futuro ci possano essere i presupposti, ma in questo momento siamo focalizzati assolutamente sul nostro piano industriale”.
Inoltre, Bper punta a crescere ancora nel wealth management ma al momento non ha ulteriori dossier oltre alla possibile operazione di acquisizione delle quote di Arca Sgr in mano a Bpvi e Veneto Banca, con la finalizzazione chen Vandelli spera di raggiungere al massimo entro un paio di mesi. ,
“Noi crediamo di essere un gruppo che è cresciuto tanto nell’ambito del wealth management, abbiamo fatto un percorso molto positivo e continuiamo a mettere al centro della nostra azione la volontà di crescere ulteriormente, da qui anche la scelta di affidare la responsabilità del settore a un manager di esperienza come Fabrizio Greco che ci raggiungerà a inizio luglio. Guardando all’esterno l’unico ambito in cui siamo impegnati è il mondo Arca, su quello assieme a Sondrio stiamo cercando di capire se ci sono i presupposti per fare un’operazione. Siamo alle battute iniziali, mi auguro che in un tempo ragionevole, un paio di mesi non di più, si capisca se la cosa abbia le gambe per andare avanti o piuttosto continuare con la partnership che già funziona, perchè Arca non è che sta aspettando questa operazione, Arca sta performando molto bene“.
Nel commentare il bilancio, l’AD si è mostrato ottimista:
“Guardando in profondità aii risultati” del primo trimestre “ci sono molti elementi positivi. Detto questo, noi stessi crediamo che vi sia la possibilità di crescere nella profittabilità e che un tema molto rilevante sia quello del costo del credito, che grazie alle azioni che stiamo facendo è destinato a ridursi”.
Così ha poi risposto a chi gli ha chiesto un commento sulle dichiarazioni di Carlo Cimbri, AD di Unipol, azionista di Bper, che aveva detto: ‘Questa trimestrale non può soddisfarci’. Vandelli ha detto che guarda a “questa sua considerazione come a una spinta, uno sprone a fare sempre meglio. Cosa che del resto fa parte del nostro dna da 150 anni”.
Proprio in merito alle indiscrezioni su Unipol, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, Vandelli ha fatto rientrare le speculazioni su un ipotetico piano di fusione con Unipol Banca, spiegando che l’aumento della quota in Bper da parte di Unipol significa innanzitutto un indirizzo della strategia verso una crescita nel ramo assicurativo Danni, in linea con i risultati ottenuti sul fronte Vita (4,5 miliardi di polizze).
Vandelli ha tenuto a precisare che il dossier Unipol Banca non è mai stato allo studio e che al momento non ci sono le condizioni per nessuna integrazione, con la banca del gruppo Unipol così come con altri soggetti.
Da segnalare che Unipol ha rafforzato le posizioni nel capitale della banca dal 5% circa al 9,9%.
Il titolo Bper, scambiato sull’indice Ftse Mib, avanza alle 15.15 circa di mezzo punto percentuale circa, a 4,642 euro. Unipol cede lo 0,60%, a 3,954 euro.